A Parma l'edilizia sostenibile con il recupero degli scarti
Primi risultati del laboratorio territoriale per l’economia circolare di Parma finanziato dalla Regione Emilia-Romagna con l'obiettivo di individuare nuove tecniche di riutilizzo dei rifiuti del settore edilizio. In un incontro del Festival per lo sviluppo sostenibile sono stati presentati i frutti del progetto vede insieme il Comune di Parma, Clust-ER Build e imprese del territorio.
Gli obiettivi sostenibili e circolari del laboratorio
Il laboratorio collaborativo punta alla creazione di una filiera di riutilizzo degli scarti di lavorazione per la realizzazione di materiali a basso impatto ambientale e indicare possibili riutilizzi dei rifiuti speciali attraverso semilavorati per l’edilizia o nuovi beni, al fine di massimizzare il recupero di materia e ridurre i costi per le imprese relativi a smaltimento, trasporto, consumo di materia prima vergine.
In sintesi ecco gli obiettivi principali: ridurre i quantitativi di rifiuti; ridurre la richiesta e il consumo di materia prima; generare nuove attività e posti di lavoro; aiutare le realtà produttive più piccole e meno strutturate.
L'impatto sul clima
“L’obiettivo di rendere Parma una città neutrale dal punto di vista climatico entro il 2030 richiede enormi sforzi e coinvolge tutti i settori, sia pubblici che privati”. Parole di Gianluca Borghi, assessore alla sostenibilità ambientale, energetica e alla mobilità. “Parma sta lavorando da anni nell'ambito dei rifiuti urbani ma altrettanto importante è quello dei rifiuti speciali. Per entrambi occorre sempre più ragionare in un’ottica di economia circolare, con riduzione del consumo di nuove materie prime, di cui l’Italia è praticamente priva, e il riutilizzo di materie prime seconde. Occorre progettare con materiali riciclati e realizzare prodotti al 100% riciclabili”.
Durante l'incontro sono stati illustrati dei prototipi di materiali in sperimentazione presso il laboratorio Studio MM srl grazie alla collaborazione con aziende del territorio parmense che stanno partecipando al progetto. I prodotti illustrati, ottenuti da varie tipologie di scarto (vegetale,materiali plastici e altri), hanno caratteristiche idonee per essere utilizzati nell'edilizia, delle infrastrutture e del design (blocchi di costruzioni, pannelli, piste ciclabili, arredi).
Il laboratorio vede la collaborazione di Studio MM, Clust-ER Build, GIA di Parma, Inerti Cavozza. Il progetto è stato finanziato dalla Regione Emilia-Romagna con un contributo di 80.000 euro, di cui 40.000 euro sul 2022 e 40.000 euro sul 2023. Per la divulgazione delle attività e la condivisione dei contenuti è stata attivata una pagina web dove sono presenti i contatti per le aziende interessate al progetto.