L’Emilia-Romagna pronta a puntare sull’additive manufacturing

A Fornovo di Taro (Pr) con la Beamit cresce un polo di eccellenza mondiale. Colla:“Pronti a sostenere e affiancare le aziende che investono in un settore come questo".

"La Regione è pronta a sostenere e affiancare come partner istituzionale le aziende che fanno investimenti nell’additive manufacturing. Un settore strategico, con la sua rilevante filiera, per le tecnologie del futuro destinate ad uno sviluppo sempre più spinto, con ricadute importati per tutto il territorio emiliano romagnolo sia in termini di produzione che di occupazione”. Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico e lavoro, Vincenzo Colla, al termine della visita alla Beamit di Fornovo di Taro (Pr), azienda che per prima al mondo ha realizzato un impianto per la stampa 3D in metallo. Oggi è la più importante realtà al mondo nell’additive manufacturing, coprendo settori che vanno dall’automotive al motorsport, dal biomedicale all’oil & gas, dall’aeronautica all’aerospazio.

Durante l’incontro il presidente dell’azienda, Mauro Antolotti, e il Group general manager, Andrea Scanavini, insieme a tutta la dirigenza, hanno presentato il piano di potenziamento dell’attività della Beamit.

Il primo investimento, che l’azienda intende realizzare in tempi brevi, è sul coating (i rivestimenti per spruzzatura termica a polvere ad alta tecnologia) dei prodotti sia nel settore del biomedicale che dell’aeronautica. A questo scopo è già stato rilevato lo stabilimento, chiuso da alcuni anni, di un’azienda del territorio fallita e la prospettiva è quella di assumere nuovo personale, di cui almeno la metà donne, fra le 60 e le 70 unità.

Beamit partecipa al programma “Mirror GOvSAtCom” che vede l’attivo coinvolgimento dell’Agenzia Spaziale Italiana, oltre al Ministero dello Sviluppo economico e alle regioni Emilia-Romagna, Lazio, Campania e Sardegna, ed è capofila del progetto di ricerca e sviluppo “Fiam”, Filiera Italiana per l’additive manufacturing, il cui costo complessivo è di oltre 8,4 milioni di euro di cui 2,2 contributo pubblico, attraverso un Accordo di innovazione tra ministero dello Sviluppo economico e le Regioni Emilia-Romagna, Lazio e Lombardia nonché altri soggetti privati.

Beamit è specializzata in stampa 3D, ma soprattutto, grazie all’unica catena del valore integrata (One stop Shop) realizza componenti di particolare complessità in metallo. Oggi conta 7 stabilimenti fra Italia, di cui 6 in Emilia-Romagna e uno nel Regno Unito, 8 uffici nel mondo e 140 dipendenti. È l’unica realtà al mondo che gestisce oltre 50 materiali per la stampa in 3D ed è partner strategico di Asi, l’Agenzia spaziale italiana.

“Parliamo di due settori strategici per le tecnologie del futuro – ha detto l’assessore Colla – destinati ad uno sviluppo sempre più spinto, con ricadute importati per tutto il nostro territorio sia in termini di produzione, che di occupazione. Aggiungere la sezione dei rivestimenti e coatings è sicuramente un vantaggio competitivo che consente all’azienda di completare la sua offerta come Digital Manufacturing Center. Per questo, saremo al fianco della Beamit e siamo disposti ad essere partner istituzionale dell’azienda per accompagnarla nel completamento della sua filiera per la produzione additiva. In questo modo la nostra regione potrà vantare l’unica azienda al mondo in grado di fare in questo settore un’operazione ‘chiavi in mano’ ai massimi livelli di qualità garantita e certificata”.

In questa direzione in futuro allo studio anche stabilimenti a mono committenza, proprio per la possibilità di controllare l’intera catena del valore, dalla materia prima alla produzione, trasformazione, controllo e certificazione finale, con la possibilità di seguire produzioni esclusive garantendo la necessaria riservatezza.

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