Sviluppo, 3,5 miliardi per le imprese e la ricerca in Emilia-Romagna

Via libera dell’Assemblea legislativa alla programmazione del triennio. Salomoni e Colla: “Chiudiamo cerchio delle strategie regionali investendo su sistema di qualità”

Oltre 3,5 miliardi di euro per sostenere, in Emilia-Romagna, l’innovazione, la ricerca e le attività produttive.

Via libera dell’Assemblea legislativa ai programmi, nel triennio 2023-2025, per le attività produttive (Prap) e a quello per la ricerca industriale, l’innovazione e il trasferimento tecnologico (Prriitt). I finanziamenti attraverso risorse europee (programmi regionali Fesr e Fse+ e Horizon Europe), nazionali (anche del Pnrr) e regionali.

I due piani vanno a completare l’intero quadro delle programmazioni regionali con priorità trasversali sui temi della sostenibilità, dell’innovazione digitale, delle competenze strategiche per garantire sviluppo e occupazione di qualità.

Per la redazione dei programmi è stato compiuto un percorso partecipato con soggetti pubblici e privati e con il partenariato sociale, economico e istituzionale, per un confronto sulle nuove strategie e sulla definizione degli obiettivi per il prossimo triennio.

Al centro delle programmazioni gli obiettivi definiti dal Patto per il lavoro e per il clima come anche il Documento strategico regionale, la Strategia di specializzazione intelligente 2021-2027, adottati dall’Assemblea legislativa insieme alle due programmazioni Fesr ed Fse Plus 2021-2027 e successivamente approvate con decisione della Commissione europea nel luglio 2022.

I programmi sono anche oggetto di Valutazione ambientale strategica (Vas), di concerto con l’autorità ambientale regionale e in collaborazione con l’Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell’Emilia-Romagna (Arpae): per l'approvazione definitiva dei programmi è necessaria la consultazione relativa alla Vas, realizzata secondo le normative regionali e nazionali vigenti.

Prap e Prriitt
Il piano regionale attività produttive applica i suoi interventi in dodici aree di lavoro: ricerca e innovazione per le imprese e le filiere; infrastrutture e reti per la ricerca e innovazione; sviluppo, sostenibilità, attrattività e promozione dei territori; investimenti e produzioni sostenibili per le imprese e le filiere; digitalizzazione delle imprese e delle filiere; internazionalizzazione e attrattività delle imprese; creazione e accelerazione di impresa; imprese culturali e creative; imprese e innovazione sociale; interventi per le professioni e per il lavoro autonomo; finanza per lo sviluppo sostenibile e la crescita delle imprese; governance, promozione e assistenza tecnica.

Il piano regionale per la ricerca industriale, l’innovazione e il trasferimento tecnologico è, invece, concentrato su azioni che coincidono e si intrecciano con il Piano regionale attività produttive, nelle aree di ricerca e innovazione per le imprese e le filiere, infrastrutture e reti per la ricerca e innovazione, creazione e accelerazione di impresa, governance, promozione e assistenza tecnica.

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ultima modifica 2023-07-28T13:47:20+01:00
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