Due bandi per le imprese: 25 milioni per la ricerca, 5 alle startup innovative

Riserva da 10 e 1,5 milioni per economia circolare ed energia pulita. Colla-Salomoni: "E’ necessario investire sulla qualificazione delle filiere produttive". Felicori: “Potenzialità economiche dalla cultura”

La Regione Emilia-Romagna mette a disposizione con due bandi 30 milioni di euro per il sistema delle imprese regionali. Venticinque milioni di euro sono destinati al finanziamento di progetti di ricerca e sviluppo sperimentale, con un occhio di riguardo all’economia circolare e alla lotta ai cambiamenti climatici. Altri 5 milioni di euro sono stati  messi a disposizione delle startup innovative, con un bando dedicato e anche qui è prevista una riserva per progetti innovativi sulla sostenibilità e per le imprese culturali e creative.

Il bando su ricerca e sviluppo da 25 milioni 

Il nuovo bando della Regione approvato dalla Giunta è finanziato con le risorse del programma regionale Fesr 2021-2027, approvato a luglio dalla Commissione Ue che permetterà di attivare entro l’anno oltre 150 milioni di euro.

I progetti realizzati da piccole e medie imprese emiliano-romagnole (o da grandi imprese, solo se in collaborazione con le Pmi) devono prevedere collaborazioni strutturate con Università, organismi e laboratori di ricerca, in particolare della Rete alta tecnologia dell’Emilia-Romagna così da rafforzare l’intero ecosistema dell’innovazione e sviluppare tecnologie di frontiera: aerospazio, blockchain, idrogeno e intelligenza artificiale.

Particolare attenzione all’economia circolare e la lotta ai cambiamenti climatici. Il bando prevede una riserva di 10 milioni di euro a disposizione di iniziative sui temi dell’energia pulita, l’economia circolare.

“Con questo intervento- affermano gli assessori regionali allo sviluppo economico, Vincenzo Colla e all’università, Paola Salomoni - la Regione punta a rafforzare il sistema di ricerca nelle imprese, assieme alle università e ai centri di ricerca. Servono investimenti mirati per realizzare l’innovazione, condizione necessaria per qualificare le filiere produttive regionali”.

Il bando fa seguito all’altro sul tema della transizione digitale  per il quale sono in corso le valutazioni degli 890 progetti presentati.

Come partecipare

Le candidature per progetti, durata massima di due anni, dovranno essere inviate attraverso la piattaforma informatica della Regione Sfinge dal 1 al 28 febbraio 2023.
Le priorità sono quelle della rinnovata Strategia di specializzazione intelligente (2021-2027), riassunte nei 15 ambiti cross settoriali. I progetti dovranno avere una dimensione minima di 250.000 euro, ridotti a 125.000 euro per le imprese dell’industria culturale e creativa.
Il contributo a fondo perduto potrà arrivare ad un massimo del 60% delle spese per la ricerca industriale e al 35% per lo sviluppo sperimentale, fino a complessivi 500 mila euro per le Pmi e 700 per le grandi imprese in collaborazione con le Pmi.

Il bando dedicato alle startup con un budget di 5 milioni

Dopo l’esito estremamente positivo del bando 2021, contributi per 62 nuove imprese innovative, viene pubblicato uno dei primi avvisi della nuova programmazione Fesr 2021-2027. I progetti dovranno dimostrare di sostenere l’innovazione e la produzione di risultati ad alto contenuto di conoscenza, favorendo lo sviluppo di iniziative lungo tutta la catena: dalla idea generation, alla accelerazione, fino allo scale-up.

Riserva a progetti sostenibili e imprese culturali e creative

Il bando prevede una riserva (con graduatoria a parte) di 1,5 milioni, sui 5 complessivi, per i progetti che offrono soluzioni innovative sui temi dell’energia pulita, l’economia circolare, clima e risorse naturali. Una seconda riserva (seconda graduatoria a parte), pari a 1,5 milioni, è dedicata alle imprese culturali e creative.

“E' la volta, anche quest’anno, delle start up innovative - commenta l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla-. È fondamentale, per la nostra economia, l’apporto di imprese giovani, capaci di puntare su ricerca e innovazione per creare buona occupazione e dare al territorio maggiore attrattività: a loro va tutto il nostro sostegno”.

“Una graduatoria specifica del bando è rivolta alle start up culturali e creative- sottolinea Mauro Felicori, assessore regionale alla Cultura-. L’incontro fra politiche economiche e culturali può dare un grandissimo valore aggiunto: la cultura ha potenzialità economiche straordinarie, e gli esiti dei bandi passati, qui in Emilia-Romagna, lo dimostrano ampiamente”.

Il bando, in sintesi

Gli interventi finanziabili si riferiscono ad attività di sviluppo di risultati di ricerca, o di soluzioni tecnologiche, messe a punto dal modello di business, adattamento di prodotti/servizi alle esigenze di potenziali clienti, ingegnerizzazione di prototipi e piani di sviluppo industriale (scale-up), e apertura e/o sviluppo di mercati esteri.

Le priorità sono quelle definite dalla rinnovata strategia di specializzazione intelligente 2021-2027, riassunte nei 15 ambiti cross settoriali che interessano il comparto dell’edilizia, della meccanica e motoristica, del settore agroalimentare, delle industrie della salute, della cultura, del turismo, dei servizi e, soprattutto, dell’energia e dello sviluppo sostenibile.

I progetti dovranno avere una dimensione minima di 100mila euro, ridotti a 50mila euro per le imprese dell’industria culturale e creativa. Il contributo a fondo perduto potrà arrivare a un massimo del 55%, fino a 150mila euro complessivi.
Le candidature per progetti che dovranno terminare entro il 31/12/2023 vanno inviate attraverso la piattaforma Sfinge dal 17 gennaio al 17 febbraio 2023.

Il bando si può leggere cliccando sul seguente link: https://fesr.regione.emilia-romagna.it/opportunita/2022/bando-per-il-sostegno-allo-sviluppo-delle-start-up-innovative

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ultima modifica 2022-11-14T11:07:22+02:00
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