Vertenza Marelli, proseguirà fino al 2026 la procedura ‘Chapter 11’
Lunedì 28 luglio si è concluso il periodo di 45 giorni previsto dalla procedura statunitense ‘Chapter 11’ con cui la Corte del Delaware ha bloccato temporaneamente la situazione debitoria della Marelli Holding, consentendo di lavorare a un ambizioso piano di ristrutturazione.
In questi 45 giorni non sono arrivate offerte di acquisizione e Marelli durante la riunione convocata a Roma, al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha comunicato che prevede di uscire dal ‘Chapter 11’ nel 2026 sotto la proprietà del consorzio dei suoi principali finanziatori: Deutsche Bank, Strategic Valute Partners, MBK Partners, Fortress Investiment Group e Polus Capital Management. Al Mimit oltre ai dirigenti di Marelli, erano presenti le istituzioni coinvolte e le organizzazioni sindacali. Quindi la Regione Emilia-Romagna e la Città metropolitana di Bologna.
La crisi coinvolge il maggior produttore italiano di componentistica auto, con più di seimila lavoratori in Italia di cui oltre 500 nello stabilimento bolognese in via del Timavo.
“Si conferma più che giustificata la preoccupazione per gli sviluppi della crisi di Marelli”, afferma l’assessore regionale al lavoro, Giovanni Paglia. “Questo anche alla luce della chiusura della fase del processo competitivo che ha confermato il passaggio dell’intera proprietà a un consorzio formato dai cinque grandi creditori, guidato dal fondo Strategic Valute Partners. Rimane quindi l’apprensione già espressa fin dall’inizio, perché si apre di fatto una fase di relativa incertezza, vista la transitorietà dell’assetto societario e la natura strettamente finanziaria, e non industriale, di tutti i soggetti coinvolti”.
“È fondamentale che il Ministero, col pieno coinvolgimento dei sindacati e delle istituzioni locali, mantenga un livello di vigilanza attiva, a tutela dei lavoratori e della produzione nazionale”, aggiunge Paglia. “Allo stesso tempo va apprezzato l’impegno della dirigenza italiana di Marelli per lo sviluppo dei nostri stabilimenti, che continua a scontare tempi lunghi di saturazione e una forte dipendenza da Stellantis. Anche sotto questo aspetto è quindi necessario un lavoro condiviso a garanzia della tenuta degli impegni e dei livelli produttivi, tanto più in un contesto di cambio di proprietà”.
Il prossimo incontro al Mimit è stato fissato per mercoledì 1^ ottobre.