Tecopress diventa SirTec e riparte grazie al Gruppo Sira Industrie

Colla e Paglia: "Si apre una nuova pagina, siamo di fronte a una operazione importante, resa possibile dall’impegno di tutte le parti coinvolte"

Si conclude felicemente la vertenza Tecopress di Dosso di Sant’Agostino (FE) con il percorso di acquisizione da parte di SirTec, la NewCo guidata dal Gruppo Sira Industrie Spa della famiglia Gruppioni.

La crisi di Tecopress, fonderia specializzata nella pressofusione per la produzione di componentistica, era partita a inizio 2024 con la decisione della proprietà di licenziare una settantina di lavoratori. Dopo la convocazione del tavolo di salvaguardia occupazionale in Regione, la proprietà dello stabilimento aveva annunciato il ritiro dei licenziamenti e l’avvio delle procedure per attivare gli ammortizzatori sociali, aprendo la strada alla ricerca di soluzioni che salvaguardassero il sito produttivo e la continuità occupazionale.

Salvataggio e rilancio che passano oggi per la NewCo SirTec, subentrata a Tecopress dal 1° agosto con un affitto d’azienda e contestuale impegno vincolante all'acquisto entro un anno da parte della casa madre Sira Industrie Spa di Pianoro (Bo), holding operativa della famiglia Gruppioni, presente con unità produttive in tre continenti, attiva nei settori industriali della pressofusione di alluminio, dell’automotive, del riscaldamento domestico e dei bus, minibus e veicoli speciali.

"Da oggi per Tecopress si apre una nuova pagina su cui scrivere un rinnovato quadro di continuità produttiva e salvaguardia occupazionale", è il commento del vicepresidente della Regione con delega allo Sviluppo economico Vincenzo Colla e dell’assessore al Lavoro Giovanni Paglia, presentando oggi a Bologna la conclusione del percorso di rinascita dell’azienda ferrarese.

"Il 2026 rappresenterà la fase decisiva per la piena reindustrializzazione dello stabilimento e il rientro definitivo di tutte le lavoratrici e i lavoratori. Un’operazione importante, resa possibile dall’impegno e dalla responsabilità di tutte le parti coinvolte, a partire dal Gruppo Sira industrie, che ha deciso di investire nel futuro dell’azienda di Dosso di Sant’Agostino. Ringraziamo le organizzazioni sindacali, le rappresentanze dei lavoratori, le istituzioni locali e il presidente Valerio Gruppioni, oltre alla precedente proprietà della famiglia Dondi, per la responsabilità e il grande impegno profuso, nel pieno rispetto reciproco. Da oggi inizia un nuovo percorso con un gruppo di grande reputazione", hanno aggiunto Colla e Paglia.

A illustrare il completamento dell’operazione di salvataggio di Tecopress, assieme a Paglia e Colla, il presidente e Ceo del Gruppo Sira industrie Spa, Valerio Gruppioni, il sindaco del Comune di Terre di Reno, Roberto Lodi, e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil di Ferrara.

"Un’operazione che segna un impegno importante per Il nostro gruppo, in un territorio dove già siamo presenti da tempo. Comincia ora un percorso comune con l’istituzione locale e le altre parti sociali per trasformare questo salvataggio in un futuro successo", ha detto il presidente Valerio Gruppioni.

"Questa operazione è molto importante per il nostro territorio", ha sottolineato il sindaco, Roberto Lodi. "Dopo il terremoto questa azienda, come diverse altre, si è rialzata e ripartita dopo una ricostruzione che ha richiesto tanti sacrifici, tra cui quelli delle maestranze. L’amministrazione comunale, per quanto di propria competenza, non farà mancare il proprio appoggio agli imprenditori che hanno investito per il rilancio produttivo e occupazionale di Tecopress".

L’azienda di Sant’Agostino nel corso degli anni post sisma 2012 ha ricevuto contributi dalla Regione Emilia-Romagna per poter tornare in produzione e restare un presidio sul territorio.

"Per le organizzazioni sindacali oggi si arriva a questa soluzione concreta, grazie a quanto sottoscritto nell’accordo sindacale siglato in Regione Emilia-Romagna il 30 luglio 2024, di cui i contenuti sono il proseguo per il rilancio dello stabilimento e per la salvaguardia occupazionale. Il sito industriale, va ricordato, si trova in un territorio profondamente colpito da un processo di de-industrializzazione, di conseguenza tale operazione assume un rilievo ancora maggiore", hanno dichiarato in chiusura i rappresentanti di  Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil di Ferrara.

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ultima modifica 2025-12-03T17:48:16+01:00
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