Logistica e infrastrutture, il volano per lo sviluppo regionale

Al Dama Tecnopolo di Bologna confronto tra Regione, Unioncamere e imprese su sostenibilità, innovazione e Zona Logistica Semplificata.

Il futuro della mobilità e delle infrastrutture in Emilia-Romagna si intreccia con tre parole chiave: crescita, sostenibilità e salvaguardia ambientale. Temi al centro del convegno che si è svolto al Dama Tecnopolo di Bologna, "Una Regione in movimento: infrastrutture, autotrasporto, logistica e ambiente verso il futuro", promosso da Regione e Unioncamere Emilia-Romagna. Un appuntamento che ha messo allo stesso tavolo istituzioni, mondo produttivo e associazioni di categoria.

La giornata ha offerto l’occasione per discutere delle profonde trasformazioni in corso e delle sfide che attendono il territorio: dalla transizione ecologica alle nuove frontiere tecnologiche, dal consolidamento della competitività internazionale fino al ruolo decisivo della logistica, sempre più leva strategica per lo sviluppo economico regionale.

"Oggi con Unioncamere ragioniamo di autotrasporto, logistica e trasporto merci, tematiche cruciali per lo sviluppo competitivo del territorio e per il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica fissati a livello europeo, con un’attenzione particolare alla ZLS che rappresenta un’occasione per rafforzare il ruolo della regione come hub logistico di livello europeo", ha dichiarato Irene Priolo, assessora regionale a Programmazione territoriale, Ambiente, Mobilità, Trasporti e Infrastrutture. "Parliamo di circa 250 milioni di tonnellate di merci che transitano ogni anno in Emilia-Romagna. Non possiamo permetterci che le nostre infrastrutture non siano davvero adeguate alle sfide del futuro".

"La Zona Logistica Semplificata è una scelta strategica di sviluppo che tiene insieme crescita economica, sostenibilità e attrattività internazionale, non solo un progetto infrastrutturale. A questo aggiungo che, con l’abbattimento dell’ultimo diaframma del tunnel di base al Brennero, si concretizza l’opportunità, a partire dal 2032, di rafforzare il corridoio europeo che dalla Scandinavia arriva fino a Malta attraversando la nostra Regione e irrobustendo le relazioni con Austria e Germania", aggiunge Priolo.

"Uno scenario che rende necessario lavorare fin da ora sugli investimenti necessari, integrando trasporto su gomma e trasporto ferroviario, potenziando le connessioni con il nodo di Bologna, il porto di Ravenna, gli interporti e le aree produttive coinvolte nella ZLS anche attraverso l’attivazione della Zona franca doganale", prosegue l’assessora Priolo. "La Regione intende da subito spingere il trasporto merci su ferro con tre misure: il ferrobonus, contributi alle imprese che scelgono di spostare la merce dalla strada al ferro, lo sconto tracce ferroviarie, cioè una riduzione dei costi per l’utilizzo della rete ferroviaria e con incentivi per le manovre, un sostegno alle operazioni di carico e scarico nei terminal e negli scali merci per agevolare la logistica intermodale".

Nella prima parte del convegno Unioncamere Emilia-Romagna ha presentato l’aggiornamento del Libro Bianco 2025 sulle priorità infrastrutturali, che monitora 17 opere strategiche per la Regione: dal nodo di Bologna al porto di Ravenna, fino alla Pontremolese e alla viabilità di collegamento; e ha illustrato un’analisi dedicata alla Zona logistica semplificata (ZLS) regionale. Lo studio evidenzia come la ZLS, che coinvolge oltre 4.500 ettari distribuiti in 28 Comuni e connette il porto di Ravenna agli interporti e ai distretti produttivi regionali, possa diventare un volano straordinario di sviluppo. Nello scenario più favorevole, entro il 2031 l’area potrebbe generare oltre 20mila nuovi addetti e un aumento del PIL superiore al 70%. Un risultato che conferma il ruolo dell’Emilia-Romagna come snodo logistico strategico a livello nazionale ed europeo.

Nella seconda parte dell’incontro i riflettori si sono accesi su autotrasporto e logistica sostenibile. Un’analisi attenta dei cambiamenti in corso, dal ricambio generazionale all’adozione di nuove tecnologie, fino all’impegno per ridurre l’impatto ambientale, ha fatto da cornice a un dialogo partecipato tra istituzioni, imprese e associazioni. Un momento di confronto da cui sono scaturite proposte per accompagnare con decisione la mobilità delle merci verso un futuro più verde e digitale.

La Regione ha illustrato gli interventi già avviati nell’ambito del progetto Prepair, co-finanziato dal programma Life, volto a migliorare la qualità dell’aria nel Bacino Padano, e le misure previste nel Piano aria integrato regionale (PAIR 2030), in coerenza con gli obiettivi europei, e ha presentato progetti innovativi come la Gemella Digitale (VERA), uno strumento avanzato per simulare scenari di qualità dell’aria e valutare gli effetti delle politiche di mobilità e logistica. 

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ultima modifica 2025-09-30T14:59:49+02:00
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