Il futuro della ceramica passa da Bruxelles
Il futuro del distretto ceramico passa attraverso politiche industriali efficaci, regole chiare sulla sostenibilità e strumenti che sostengano le imprese nella transizione energetica. Di questo si è discusso a Bruxelles nei due giorni di incontri del presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale insieme a Confindustria Ceramica, europarlamentari e tecnici della Commissione Ue.
Il presidente della Regione ha preso parte alla seduta plenaria dello European Parliament Ceramic Forum, il principale appuntamento europeo dedicato alle questioni industriali e normative che riguardano la filiera ceramica.
"In questi giorni a Bruxelles portiamo la voce di un intero distretto industriale, quello ceramico, che rappresenta un’eccellenza non solo emiliano-romagnola, ma europea", ha sottolineato il presidente de Pascale.
"Di recente abbiamo tenuto un importante tavolo con le organizzazioni sindacali nella sede di Confindustria Ceramica, un confronto aperto e responsabile che ha ribadito l’urgenza di una strategia condivisa per tutelare imprese, lavoratori e territorio. L’industria ceramica è un settore ad alta intensità energetica, ‘hard to abate’, che ha molto investito nella transizione ecologica, riducendo le emissioni e innovando i processi. In Emilia-Romagna possiamo contare su aziende tra le più evolute al mondo, con impianti moderni, digitalizzati, altamente efficienti e sostenibili. Penalizzarle attraverso un sistema normativo sproporzionato, a partire dal meccanismo Ets, significa far perdere competitività a chi ha fatto per primo e con responsabilità la propria parte, e allo stesso tempo favorire produttori extra-Ue come Cina, India o Turchia. Paesi in cui i vincoli ambientali, così come quelli sociali, sono di gran lunga inferiori", afferma il presidente de Pascale. “Così facendo, si finisce per aumentare le emissioni globali anziché ridurle, e per mettere a rischio migliaia di posti di lavoro qualificato nel nostro territorio. L’Emilia-Romagna continuerà a fare la sua parte, ma da sola non è sufficiente: servono decisioni politiche forti a livello comunitario, per evitare che la transizione si trasformi in desertificazione industriale".
È ora necessario che "il Governo si faccia capofila di un percorso di revisione delle normative europee orientato a recuperare competitività senza perdere di vista gli obiettivi della decarbonizzazione. Si può fare, in Emilia-Romagna lo facciamo e il nostro sistema produttivo lo ha fatto. Ora è fondamentale che questa voce arrivi con forza qui a Bruxelles", conclude de Pascale.