Automotive, a Strasburgo il modello Emilia-Romagna per la transizione
Riunione a Strasburgo per l’associazione Automotive Regions Alliance (Ara) con le 36 regioni europee rappresentate, guidate da Guido Guidesi della Regione Lombardia.
Organizzato dalla Regione francese ‘Grand-Est’, il tavolo si è dato come obiettivo quello di agevolare la transizione dell’industria automobilistica e dell’indotto, tutelando imprese e posti di lavoro, in dialogo con rappresentanti del Parlamento europeo e della Commissione.
Tra loro il vicepresidente della Regione, Vincenzo Colla, che nel suo intervento ha sottolineato come si debba “intervenire con urgenza sul settore dell’automotive e della mobilità, nonché delle filiere della componentistica collegate, sostenendo sia gli ammortizzatori che gli investimenti innovativi”.
“L’automotive è un settore strategico e identitario in Europa”, ha aggiunto Colla, “occorre un fondo per recuperare la sovranità tecnologica della ricerca e dei sistemi innovativi, e in grado di abbattere i costi delle nostre auto con la tecnologia innovativa. In particolare, nella componentistica occorre mantenere la filiera con componenti prodotte in Europa, per salvare le piccole e medie imprese, altrimenti si crea un vero e proprio stillicidio sociale”.
Le Regioni chiedono che questo fondo sovrano promuova il pluralismo tecnologico e le soluzioni ibride, tenga conto dei costi dell'energia e sia sostenuto da un coordinamento a livello europeo, indispensabile per consentire al settore di restare competitivo. Sul fronte dell’occupazione e delle competenze, durante l’incontro è stata sottolineata la necessità di riformare i regolamenti del Fondo Sociale Europeo+ e del Fondo europeo per la globalizzazione, con l’obiettivo di introdurre priorità specifiche a sostegno del lavoro e della formazione nel settore automotive.
"Questo è il momento di fare in fretta e prendere decisioni, ascoltando i territori che hanno il polso delle diverse situazioni manifatturiere e delle filiere", aggiunge Colla. "In periodi come quello che stiamo attraversando, in cui c’è molta incertezza, l’Europa deve dare certezza. Oggi non dobbiamo guardare a scadenze come il 2035, ma a un orizzonte più vicino, servono decisioni di cambiamento, altrimenti l’intero settore rischia lo schiacciamento da fattori come la concorrenza cinese, la Silicon Valley, la questione dazi".
Il vicepresidente ha poi illustrato le azioni di sistema università-imprese realizzate in Emilia-Romagna con l’esperienza dell’università Muner, che unisce case automobilistiche e atenei della regione per formare professionisti del settore su digitalizzazione, sostenibilità, competitività e pluralismo tecnologico. E in merito alle prospettive legate alle nuove tecnologie, Colla ha ricordato le opportunità offerte da Dama Tecnopolo quale soggetto europeo fondamentale sulle applicazioni dell’Intelligenza artificiale.