Spiraglio per il salvataggio della Tecopress di Dosso di Sant’Agostino

In campo Sira Group con SirTec per l'affitto di azienda, con impegno vincolante all'acquisto. L'assessore Colla: “Passaggio delicato, ma con un’importante novità"

Si apre uno spiraglio sul futuro dello stabilimento e dei lavoratori di Tecopress di Dosso di Sant’Agostino (Fe). Sira Group, della famiglia Gruppioni, entra in campo e nasce la nuova compagnia SirTec (tra Sira e Tecopress), con una proposta di affitto per lo stabilimento e l’impegno vincolante all'acquisto.

L’annuncio nella sede della Regione Emilia-Romagna, nel corso del tavolo di salvaguardia convocato dall’assessore regionale allo Sviluppo economico e lavoro, Vincenzo Colla, per trovare una soluzione per la fonderia dell’alta pianura ferrarese entrata in crisi nei mesi scorsi.

Sira Group di Pianoro, nel bolognese, controlla il 100% di Sira Industrie, realtà attiva nel settore automotive e dei radiatori per il riscaldamento.

Il piano 

Con l’obiettivo di una operatività già a partire dal mese di luglio, è stato presentato da Tecopress un piano negoziato alla camera di commercio di Ferrara, che, se approvato, farà partire l'affitto d’azienda alla SirTec con un progetto di iniziale ristrutturazione e riorganizzazione. È inoltre già allo studio un piano industriale per il rilancio dell'azienda e la salvaguardia occupazionale, per rioccupare, nel tempo, tutti i 147 lavoratori attualmente in Tecopress.

L'assessore Colla 

“Siamo a un passaggio delicato e ringrazio tutte le parti coinvolte per la lealtà e la responsabilità nella discussione- ha detto Colla-. Parte con Sira, un gruppo di grande qualità e solidità, un’operazione molto complessa e ancora in salita che però potrà aprire una nuova pagina per una azienda dalla storia importante, consentendo di salvare l’attività produttiva e l’occupazione rimanendo sul territorio. Un insediamento in un’area, quella della provincia ferrarese, di grande debolezza dove non ci possiamo permettere di perdere né imprese, né posti di lavoro”.

“Collaboriamo tutti perché l’operazione vada in porto” ha aggiunto l’assessore, che ha accolto la richiesta delle organizzazioni sindacali per un aggiornamento in tempi brevi, che sarà calendarizzato entro la prima metà di luglio. “La Regione - ha concluso Colla- è disponibile ad accompagnare con gli strumenti a sua disposizione un nuovo piano industriale che dovesse essere presentato”.

La storia della crisi

La crisi di Tecopress era partita a inizio anno con una repentina decisione di licenziare una settantina di lavoratori. Poi, a febbraio, la proprietà dello stabilimento ferrarese ha annunciato il ritiro dei licenziamenti e l’avvio delle procedure per attivare gli ammortizzatori sociali, dopo un accordo di cassa integrazione stipulato in Regione: questo ha aperto la strada alla ricerca di soluzioni che salvaguardassero il sito produttivo e l’occupazione.

Tecopress, fonderia di pressocolata per la produzione di componentistica, nel corso degli anni post sisma 2012 ha ricevuto contributi dalla Regione Emilia-Romagna per poter tornare in produzione e restare un presidio sul territorio.

In Regione, con l’assessore Colla, erano presenti oggi i vertici dell’azienda Tecopress a partire dal presidente, Federico Dondi, l’acquirente Sira Group con il presidente, Valerio Gruppioni, rappresentanti di Confindustria Emilia Centro e delle organizzazioni sindacali Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil di Ferrara.

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ultima modifica 2024-06-20T11:27:15+01:00
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