Ampliamenti al polo petrolchimico di Ferrara
“Nello stabilimento di Ferrara della LyondellBasell si continua a investire nella chimica, a conferma che il sito ferrarese, assieme al Centro ricerche Giulio Natta, è uno dei più importanti al mondo per sviluppo, produzione e vendita di tecnologie e di catalizzatori. Mentre l'Italia ha smesso di investire nella chimica e non ha destinato al settore nessuna risorsa del Pnrr, Ferrara e l'Emilia-Romagna dimostrano di essere altamente strategici non solo nello studio e produzione di polimeri e catalizzatori, ma anche nello sviluppo della chimica verde e il riciclo chimico, oltre a quello meccanico”.
Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico e green economy, Vicenzo Colla, in visita al sito ferrarese della LyondellBasell (LYB), leader mondiale dell'industria chimica, nella produzione di polimeri e tecnologie per le poliolefine, in coincidenza del 70esimo anniversario della invenzione del catalizzatore per la produzione del polipropilene a opera di Giulio Natta, avvenuta a Ferrara nel 1954 e grazie a cui il chimico italiano fu insignito del Premio Nobel nel 1963.
L'investimento
Durante la visita, il direttore di sito LyondellBasell, Corrado Rotini, ha annunciato ufficialmente alla Regione, che sarà realizzato un investimento nel settore dei catalizzatori potenziando una delle sue unità proprio nel polo ferrarese. Il progetto prevede l'ampliamento di uno degli impianti del sito che dovrebbe essere completato entro la seconda metà del 2025. Questo per rafforzare il business dei catalizzatori, in risposta alla crescente domanda del mercato di questi prodotti, a seguito della crescita mondiale dei consumi di plastiche, in particolare nei Paesi emergenti.
Uno studio sulla chimica
“A breve- aggiunge Colla- presenteremo i risultati dello studio che abbiamo commissionato all'Università di Ferrara con l’obiettivo di fornire un’analisi del settore della chimica e delle materie plastiche a livello regionale ed europeo. L’analisi porrà particolare attenzione alle attività presenti nell’area del petrolchimico di Ferrara descrivendo i rapporti di filiera con gli altri settori quali, a esempio, l’automotive, il tessile e il biomedicale, e individuando le traiettorie di sviluppo in coerenza con le strategie dell’Ue, così da sostenere il processo di adesione della Regione Emilia-Romagna all’associazione European chemical regions network (Ecrn)”.