Svolta crisi Bio-on, il gruppo Maip pronto all’acquisizione di tutti gli assets
Con l’investimento del gruppo Maip si avvia ora per la Bio-on una nuova storia. Si chiude dunque uno dei fallimenti più complessi gestiti sul nostro territorio, con la possibilità di proseguire nell’utilizzo di impianti rilevanti nell’ambito delle produzioni ecosostenibili, potendo contare su competenze di grande qualità. Valuteremo ora con l’azienda e le organizzazioni sindacali il progetto industriale, che auspichiamo possa garantire un futuro importante per il nostro territorio".
Così l’assessore allo Sviluppo economico e lavoro, Vincenzo Colla, in merito all'omologa da parte del tribunale di Bologna della proposta di concordato fallimentare per l'acquisizione di tutti gli assets di Bio-on presentata dal Gruppo Maip. “Ringraziamo -conclude Colla- il tribunale di Bologna e i curatori fallimentari per grande il lavoro svolto, che ha portato a una soluzione della crisi Bio-on, garantendo la continuità industriale ed evitando uno spacchettamento pericoloso. Un’operazione svolta senza cesure sociali, che ha permesso di mantenere sia l’attività dell’impianto che il grande patrimonio di competenze presenti”.
La proposta è stata avanzata dalla società Haruki Spa, controllata al 75% da Maip Compounding Srl e al 25% da Plastotecnica Srl (entrambe appartenenti al Gruppo Maip), appositamente costituita per l'acquisizione dell'azienda bolognese di bioplastiche. Haruki verrà dotata di un patrimonio iniziale di circa 20 milioni per garantire l'esecuzione della proposta concordataria e per iniziare il percorso di recupero, messa a punto e ripartenza dell'azienda di Castel San Pietro.