Il presidente Bonaccini a colloquio con l’ambasciatore francese Martin Briens
Incremento degli scambi commerciali e degli investimenti reciproci nei settori di eccellenza delle rispettive economie. Rafforzamento della collaborazione su agricoltura, educazione e formazione, giovani, sanità e servizi sociali nell’ambito delle intese di lunga data con le Regioni francesi Nouvelle Aquitaine e Pays de la Loire. Sviluppo del partenariato strategico con il Paese d’Oltralpe nel campo della politica energetica, della lotta ai cambiamenti climatici e dell’aerospazio.
Sono i punti di convergenza emersi dall’incontro che si è svolto in Regione, a Bologna, tra il presidente Stefano Bonaccini e l’ambasciatore di Francia, Martin Briens, accompagnato dal console generale di Francia a Milano, François Bonet, e dalla capo gabinetto dell’ambasciata, Pauline Le Louargant.
Forte legame economico
“Italia e Francia- ha sottolineato Bonaccini- sono membri fondatori dell’Ue, condividono lo stesso ideale europeo, sono legati da una stretta partnership economico-commerciale. E la nostra Regione ha un legame forte e radicato con due importanti Regioni francesi come Nouvelle Aquitaine e Pays de la Loire. Una cooperazione che intendiamo rafforzare, specialmente nei settori in cui vanno vinte le sfide oggi e nei prossimi anni, dalla politica energetica al digitale, dalla lotta al cambiamento climatico alle prospettive di sviluppo dell’aerospazio, con un occhio di riguardo ai progetti comuni nel campo della ricerca e dell’innovazione. Senza dimenticare lo sport, con un evento davvero storico come la partenza del Tour de France per la prima volta dall’Italia, nel 2024, con la grande partenza Firenze/Emilia-Romagna e la nostra regione che ospiterà tre tappe: un’occasione straordinaria di visibilità internazionale per i nostri territori e le nostre comunità”.
La Francia è il secondo partner dell’Italia a livello globale e nel 2022 l’interscambio complessivo tra i due Paesi ha superato quota 110 miliardi di euro. La Francia è poi il primo investitore estero in Italia, con un portafoglio di 87,4 miliardi di euro nel 2022, pari al 22,2% del totale.