Expo 2025 Osaka, la Regione in Giappone
L’Expo di Osaka si terrà dal 13 aprile al 13 ottobre 2025. Un appuntamento dove si attendono circa 150 Paesi partecipanti e oltre 28 milioni di visitatori da tutto il mondo. In una regione, quella di Osaka-Kansai, che rappresenta il centro culturale e scientifico del Paese e l’hub asiatico per il commercio e i trasporti internazionali.
Progettare la società futura per le nostre vite, il tema scelto per un’edizione che arriva, dopo quella di Dubai, in una fase internazionale caratterizzata da nuove sfide sociali e ambientali, l’acuirsi dei divari economici, l’intensificarsi dei conflitti, ma anche dalle nuove opportunità legate ai progressi dell’intelligenza artificiale e delle biotecnologie.
Tre i sotto temi: salvare, potenziare, connettere le vite delle persone, contribuendo anche al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile che le Nazioni Unite hanno fissato al 2030.
Gli incontri
Il punto sulla partecipazione dell’Emilia-Romagna a Expo 2025 è stato fatto a Osaka - nel corso della missione istituzionale della Regione in Giappone - in un incontro che il presidente Stefano Bonaccini ha avuto con Osamu Kitamoto, Ayumi Ishibashi e Hiroo Suzuki dell’Osaka World Expo Promotion Bureau. Bonaccini ha anche incontrato il commissario generale per l’Italia di Expo Osaka 2025, Mario Andrea Vattani, a pochi giorni – lo scorso 6 novembre - dalla presentazione del padiglione italiano, progettato dall’architetto Mario Cucinella.
“Quello dell’Expo di Osaka è un tema alto, che è allo stesso tempo una sfida e una straordinaria opportunità per una Regione come l’Emilia-Romagna che ha scelto da tempo di investire sulle competenze, sulla ricerca e sull’innovazione”, ha detto Bonaccini.
Università dell'Onu
Fulcro della presenza dell’Emilia-Romagna, che sarà definita nei prossimi mesi in collaborazione con la struttura nazionale messa in piedi dal Governo, oltre alle eccellenze della Motor Valley e della Food Valley, saranno la Data Valley e il Tecnopolo di Bologna: “E’ una realtà straordinaria di livello internazionale, che nei prossimi mesi ospiterà un appuntamento cruciale come il G7 dedicato all’innovazione e all’intelligenza artificiale e dove sorgerà nel 2024 la quattordicesima sede dell’Università dell’Onu, dedicata allo studio del clima”, ha proseguito il presidente della Regione, che a Tokyo ha incontrato anche il rettore delle Università Onu, Tshilidzi Marwala.
“Si tratta di temi imprescindibili e che si legano strettamente al tema dell’esposizione: l’intelligenza artificiale, il supercalcolo, i big data e in generale le nuove tecnologie sono decisive per definire politiche e strategie in grado di affrontare le sfide cruciali della società nel prossimo futuro come il contrasto ai cambiamenti climatici, la salute e lo sviluppo industriale. Per noi l’Expo ha da sempre rappresentato un’occasione di sviluppo del nostro territorio, a partire da Milano 2015 e Dubai 2020, esperienze che hanno lasciato frutti concreti e che rendono oggi l’Emilia-Romagna al passo delle maggiori realtà internazionali”, ha concluso.
Con Bonaccini, gli assessori allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, e all’Agricoltura, Alessio Mammi, il presidente di Cineca e Ifab, la Fondazione internazionale sui big data voluta dalla Regione, Francesco Ubertini, le quattro Università emiliano-romagnole di Bologna, Modena e Reggio Emilia, Parma, Ferrara, i ClustEr Mech, Health, Agrifood e Grenntech, associazioni di categoria come Cna e Legacoop.
Il Padiglione Italia
Realizzato da un raggruppamento guidato dall’architetto Mario Cucinella, il Padiglione Italia rappresenterà una versione moderna della Città Ideale, il dipinto simbolo del Rinascimento italiano. L’esposizione permanente presso il Padiglione Italia sarà articolata in tre sezioni: aerospazio; infrastrutture, città, mobilità, e urbanistica; scienze della vita, della domotica e robotica.
“Tutti settori di ricerca che vedono la Data Valley emiliano-romagnola in prima linea ha sottolineato l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla-. Porteremo a Osaka il meglio della nostra progettualità. Dai tempi delle città, alla salute e alla telemedicina: l’intelligenza artificiale, i big data e il supercalcolo per realizzare applicazioni pratiche necessarie alla vita delle persone”.
Le opportunità per il sistema produttivo regionale e l’agroalimentare
Forte della sua posizione geografica in uno dei quadranti economicamente più dinamici su scala globale, il Giappone costituisce uno dei principali attori globali della manifattura industriale, delle tecnologie innovative e del commercio internazionale.
Per il sistema produttivo emiliano-romagnolo un interlocutore di primo piano: l’Emilia-Romagna è già oggi la seconda regione italiana per export verso il Giappone, con una quota del 23,4% su un totale nazionale di circa 8 miliardi e oltre 1.800 imprese esportatrici, ma con importanti margini di crescita per tutti i principali settori produttivi emiliano-romagnoli.
Anche di questo si è parlato negli incontri che si sono svolti con il sistema economico. Quello che presidente Bonaccini, insieme all’assessore allo sviluppo economico Colla, ha avuto con il direttore generale del Dipartimento del commercio, Industria e lavoro della prefettura di Osaka Hiroyuki Baba.
E l’iniziativa dedicata all’agroalimentare con l’assessore Mammi con i consorzi di tutela, le imprese dell’Emilia-Romagna e gli operatori giapponesi.
“Il Giappone - ha detto Mammi- è un Paese che rappresenta, per una regione come la nostra leader in Europa per prodotti Dop e Igp, una straordinaria opportunità. Siamo qui assieme ai nostri Consorzi e alle nostre imprese per aprire sempre maggiori canali commerciali e consolidare quelle esistenti, anche in vista di Expo 2025”.
Relazioni e opportunità di collaborazione che sono state approfondite anche nel corso degli incontri che Bonaccini ha avuto con il console generale d’Italia a Osaka, Marco Prencipe, e con Yamaguchi Nobuhico, vicegovernatore della Prefettura di Osaka.