Dalla Regione 7 milioni per le imprese culturali e creative
Dalla musica, spettacoli dal vivo e festival alla radio e audiovisivo. Ma anche moda, architettura e design e arti visive fino all’artigianato artistico, editoria, libri e letteratura.
A questi ambiti che punta il sostegno della Regione Emilia-Romagna per favorire la nascita, lo sviluppo e il consolidamento di progetti innovativi delle imprese culturali e creative.
A disposizione 7 milioni
Tutto questo sarà reso possibile da un bando regionale che intende dare sostegno all’innovazione e promuovere gli investimenti nel settore, con una dotazione finanziaria di 7 milioni di euro di risorse europee del programma regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale Fesr.
“Vogliamo sostenere le imprese del settore culturale e creativo del territorio emiliano-romagnolo, in gran parte giovani e con un grande potenziale perché investono in innovazione e in cultura- commentano gli assessori regionali allo Sviluppo economico e lavoro, Vincenzo Colla e alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori-. Le imprese culturali e creative denotano una grande vitalità imprenditoriale e rappresentano una importante filiera di sviluppo per creare buona occupazione”.
Per partecipare
I beneficiari devono essere micro, piccole e medie imprese con almeno un’unità locale in Emilia-Romagna, dove dovranno essere realizzati i progetti, e iscritte al registro delle imprese o al repertorio della Camera di Commercio competente per territorio.
Gli ambiti di attività delle imprese devono essere ricompresi tra musica, audiovisivo e radio (inclusi film/cinema, televisione, videogiochi, software e multimedia), moda, architettura e design, arti visive (inclusa fotografia), spettacolo dal vivo e festival, patrimonio culturale materiale e immateriale (inclusi: archivi, biblioteche e musei), artigianato artistico, editoria, libri e letteratura.
I progetti possono essere relativi a investimenti per la riqualificazione e l’ampliamento di cinema e teatri, per interventi innovativi di digitalizzazione e metadatazione (catalogazione dei dati) del patrimonio culturale o aziendale, per la creazione di nuovi musei di impresa e di specifici percorsi di visita al processo produttivo all’interno dei locali aziendali, o ancora per investimenti in nuove tecnologie informatiche e di comunicazione per implementare e diffondere metodi di promozione, acquisto e vendita on line.
Il bando
Le domande potranno essere presentate sul portale Sfinge dal 19 luglio al 18 settembre 2023. Il contributo massimo ottenibile è di 150 mila euro, e i progetti dovranno essere avviati a partire dal 1° gennaio 2023 e dovranno essere conclusi entro il 30 giugno 2025.
La dimensione minima dei progetti deve essere di 20 mila euro e il contributo è a fondo perduto al massimo per il 70% della spesa ammissibile, aumentabile a 80% in particolari casi. Come, ad esempio, quello di prevedere un aumento del numero di dipendenti, o essere una impresa giovane o femminile, oppure trovarsi in un territorio montano o interno, o ancora che sia stata attivata una campagna di co-finanziamento del progetto, presentato attraverso una iniziativa di crowfunding di almeno 5 mila euro.