Ci sono 300 milioni per le imprese esportatrici colpite dall’alluvione

Si tratta di contributi a fondo perduto che coprono i danni materiali

Per le imprese esportatrici emiliano-romagnole danneggiate dall’alluvione del maggio 2023 ci sono a disposizione 300 milioni di euro per coprire con contributi a fondo perduto i danni materiali subiti durante la calamità naturale. La nuova misura è pubblicata in un bando Simest (la società del Gruppo Cdp che sostiene la crescita delle imprese italiane attraverso l’internazionalizzazione della loro attività). 

La misura di sostegno  in dettaglio 

Il budget totale di 300 milioni di euro è suddiviso secondo queste quote: fino a 30 milioni alle micro e piccole imprese;  fino a 180 milioni  alle pmi  (incluse le micro e piccole imprese) fino a 90 milioni  alle mid cap.  Questi i contributi diretti e a fondo perduto ma contemporaneamente Simest attiva la possibilità per le imprese dei territori colpiti di richiedere la sospensione fino al 31 dicembre 2023 dei pagamenti in quota capitale e interessi sui finanziamenti in essere a valere sul Fondo 394 e sulla misura Pnrr/Fondo 394, ferma restando la durata massima del finanziamento concesso. 

Fondi anche per le aziende non esportatrici 

Il pacchetto di misure Simest  a sostegno delle  imprese prevederà inoltre una riserva da 400 milioni di euro per l’accesso agli strumenti del Fondo 394 dedicati all’internazionalizzazione, destinati non solo alle imprese esportatrici delle aree colpite ma anche a tutte le aziende della filiera produttiva locale.

Come si ottiene il  contributo 

Si tratta di un contributo a fondo perduto a copertura dei danni materiali ad attivi (per esempio immobili, attrezzature, macchinari, automezzi e scorte di magazzino) subiti dall’impresa con un nesso causale diretto con l’evento alluvionale. Come di dimostra? Attraverso una perizia asseverata rilasciata da un perito iscritto ad albo/ordine/collegio professionale.

L'importo massimo 

L'importo massimo riconosciuto è pari a 1.500.000 euro e nel dettaglio: per i  beni non assicurati, fino all’80% dei danni accertati mentre per quelli assicurati fino al 100% dei danni accertati esclusi dalla copertura assicurativa (franchigia/scoperto o quota non assicurata).  In ogni caso, il contributo concedibile non può superare il 100% del valore dei danni stimati dalla perizia asseverata. Il contributo è riconosciuto nei limiti della quota dei medesimi danni per la quale non si è avuto accesso ad altre forme di ristoro a carico della finanza pubblica, o a indennizzi assicurativi, sotto qualsiasi forma e da qualunque soggetto concessi o erogati. 

Il contributo è erogato in un’unica tranche entro 10 giorni dalla ricezione dell’esito della delibera del comitato agevolazioni.

Quando e come presentare la domanda 

Dall’8 giugno 2023 è possibile navigare sul portale in modalità demo (simulazione) per visualizzare il modulo di domanda e le informazioni richieste (a titolo esemplificativo). Ma le richieste di contributo si possono inviare solo dopo le ore 9 del 26 giugno 2023. 

Per poter accedere al portale è necessario acquisire una posizione nella coda virtuale. Una volta arrivato il proprio turno, sarà possibile effettuare le attività di compilazione della domanda entro una tempistica massima, trascorsa la quale sarà necessario riaccedere al meccanismo di coda.

Il portale resterà attivo  dalle ore 9 alle 18:00 dal lunedì al venerdì, salvo chiusura anticipata per esaurimento delle risorse finanziarie disponibili, anche in funzione dei plafond disponibili per dimensione d’impresa.

>Tutte le informazioni sulla misura

>Il portale 

> La documentazione di riferimento 

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ultima modifica 2023-06-09T13:40:43+01:00
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