Space economy: l’Emilia-Romagna entra a far parte del cluster tecnologico nazionale

Ufficializzato l’ingresso della Regione. Bonaccini-Colla: "Nuove possibilità di sinergie e sviluppo per le nostre filiere e il nostro ecosistema regionale"

L’Emilia-Romagna entra a far parte del Cluster tecnologico nazionale aerospazio (Ctna).
Dopo il via libera dell'organo di governo del Ctna che ha accolto favorevolmente la richiesta della Regione Emilia-Romagna, ieri l'assemblea dei soci ha deliberato formalmente l’ingresso che avverrà attraverso la società in house Art-ER.

Il Ctna è una associazione senza scopo di lucro la cui struttura è composta da un’assemblea, un organo di governo, un comitato tecnico e uno dei distretti, e da un organo di controllo. Questo cluster in Italia rappresenta il punto di sintesi e convergenza di bisogni e priorità di diversi soggetti che operano nel sistema aerospaziale nazionale. Tra i distretti tecnologici regionali rappresentati, quelli di diverse regioni italiane nonché il Cnr, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, il Centro italiano ricerche aerospaziali, GE Avio, Leonardo, la Federazione aziende italiane per l’aerospazio, la difesa e la sicurezza e l’Asi, Agenzia spaziale italiana.

“E’ fondamentale fare sistema e diventare parte integrante di una rete nazionale- affermano soddisfatti il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla-. Aggiungiamo così un ulteriore tassello nelle alleanze nel settore dell’aerospazio, sapendo che i maggiori soggetti di riferimento siano esteri. Con la partecipazione della Regione al Cluster tecnologico nazionale aerospazio sarà possibile sviluppare ulteriori sinergie e opportunità che coinvolgono il nostro ecosistema regionale. Il settore aerospaziale è oggi sempre più strategico per l’Emilia-Romagna, che in questo ambito esprime significative eccellenze sia a livello industriale, che di ricerca. L’Emilia-Romagna vanta un settore fortemente specializzato che integra le elevate capacità in termini di infrastrutture per la ricerca e l’alta formazione con la forte vocazione delle imprese e l’emergere di importanti startup high tech”.

“Questa ricchezza- concludono Bonaccini e Colla- trova poi completamento nell’investimento superiore al miliardo di euro in corso a Bologna con la costruzione del Tecnopolo Big data, che doterà la città, l’Emilia-Romagna e l’Italia intera di una capacità di super calcolo fra le prime cinque al mondo. E che prevede numerose applicazioni sull’osservazione della terra, l’analisi del cambiamento climatico, le previsioni meteo, le smart cities e la filiera life science. Così rafforziamo il nostro posizionamento a livello nazionale ed Europeo, che ci vede già impegnati anche attraverso la partecipazione ai programmi Mirror GovSatCom, Mirror Copernicus, I-Cios, nonché alla rete Nereus. Nel 2021 è stato poi firmato anche l’accordo di collaborazione con l’Aeronautica militare in materia di esplorazione umana dello spazio e di volo spaziale commerciale”.

La Space economy in Emilia-Romagna

A fine 2021 la Regione ha costituto il Forum Strategico per la promozione della filiera regionale dell’aerospazio, luogo di aggregazione e confronto fra le imprese emiliano-romagnole, associazioni imprenditoriali regionali più rappresentative, università e centri di ricerca specializzati, anche attraverso specifici gruppi di lavoro e il coinvolgimento di esperti nonché l’Aeronautica militare Italiana e il Cluster tecnologico nazionale dell’aerospazio (Ctna). Inoltre, nel maggio 2021 è stato siglato anche un accordo fra Regione, Ministero Difesa e Aeronautica militare italiana per la partecipazione emiliano-romagnola di imprese, università e centri ricerca alla nuova fase di esplorazione avviata dagli Usa e avvio di relazioni col polo spaziale a Houston.


Quell’accordo si aggiunge all’adesione della Regione a due protocolli interregionali del piano strategico Space economy, coordinati dal Ministero per lo Sviluppo economico (Mise), e sotto il profilo tecnico-scientifico dall’Agenzia spaziale italiana (Asi), che prevede i programmi strategici Mirror Copernicus e I-Cios, per i quali è previso un cofinanziamento regionale complessivo di 1,5 milioni di euro.

Un terzo programma è il Mirror Gov Sat Com (già avviato), per il quale la Regione ha stanziato 500 mila euro ed è finalizzato a realizzare  un sistema satellitare innovativo, denominato Ital-GovSatCom, per l’erogazione di servizi di telecomunicazioni con caratteristiche di sicurezza, resilienza ed affidabilità tali da consentirne l’utilizzo per finalità istituzionali.

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ultima modifica 2022-07-13T16:52:20+02:00
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