Peste suina: campagna della Regione per tutelare il settore suinicolo

In Emilia-Romagna un milione di capi e metà del fatturato nazionale generato da salumi e altre lavorazioni. Se si diffonde la malattia danni alle aziende per 60 milioni

La Regione Emilia-Romagna ha dato il via ad una campagna di comunicazione e informazione per prevenire il diffondersi della peste suina africana. La malattia è stata introdotta in Italia a gennaio 2022 e si è diffusa quasi esclusivamente nelle popolazioni di cinghiali selvatici. Le regioni interessate dall’infezione sono Piemonte, Liguria e Lazio.

La campagna di comunicazione mira alla partecipazione di tutti gli emiliano-romagnoli attraverso le indicazioni e le buone pratiche che devono seguire cittadini e imprese suinicole per evitare effetti devastanti per gli allevamenti e per gli animali selvatici.

Una filiere economica ricca

In Emilia-Romagna l’allevamento suino rappresenta una fonte di reddito molto importante. In Regione sono presenti oltre un milione di suini distribuiti in 1.156 allevamenti (dato di giugno 2022 della banca nazionale delle aziende zootecniche).

È attribuibile all’Emilia-Romagna circa la metà del fatturato nazionale legato alla produzione di salumi e altri prodotti di carne trasformati che nel 2021 si è attestato a oltre 8 miliardi di euro annui, dei quali cui il 20% di export (dati Assica 2021).

Se la peste suina africana dovesse diffondersi verso le regioni con le più importanti produzioni di prodotti Dop e Igp, come l’Emilia-Romagna, si stima che il danno legato alle conseguenti restrizioni di movimentazioni di animali e prodotti sarebbe intorno ai 60 milioni di euro mensili, con perdita di importanti mercati molto difficili da riconquistare (dati Assica 2022).

Per tutte le informazioni sulla campagna basta un click qui.

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ultima modifica 2022-10-12T13:23:07+02:00
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