Missione della Regione in Lussemburgo: focus su occupazione e crescita sostenibile

Nell'incontro con il primo ministro Xavier Bettel la partnership strategica su big data, transizione digitale, agroalimentare, innovazione, cultura e turismo

Missione istituzionale in Lussemburgo per il presidente della Regione insieme agli assessori regionali al Turismo e Trasporti e all’Agricoltura.

Il presidente, accompagnato dall’ambasciatore italiano, Diego Brasioli, e dal presidente della Camera di commercio italo-lussemburghese, Fabio Morvilli, ha incontrato  il primo ministro del Lussemburgo, Xavier Bettel.

Una partnership strategica

La Regione Emilia-Romagna ha avviato una partnership strategica con il Lussemburgo. Due realtà istituzionali accomunate non solo dalla fortissima fedeltà alla Comunità europea e ai suoi principi, ma anche dalla consapevolezza che territori così dinamici e innovativi possono centrare obiettivi importanti se condividono idee, progetti di reciproco interesse e risorse, anche umane e professionali.

Negli ultimi anni è fortemente cresciuta l’attrattività dell’Emilia-Romagna, con grandi gruppi nazionali ed esteri che hanno deciso di investire in regione. Inoltre, cultura, turismo, ricerca e innovazione, con la Data Valley sempre più hub internazionale dei big data e del digitale, e forti reti sociali mettono l’Emilia-Romagna nelle condizioni di lavorare con il Granducato su programmi che abbiano al centro sostenibilità e occupazione.

Nel corso delle due giornate di lavori la Regione, assieme al Governo italiano rappresentato dall’ambasciatore, nei bilaterali previsti ha presentato ai ministeri e a diverse realtà produttive lussemburghesi le linee di lavoro su cui è maggiormente impegnata: innovazione agricola, aerospazio, digitalizzazione, transizione ecologica, economia circolare, fonti energetiche sostenibili. E le opportunità di investimento reciproche fra i due territori.

Al centro degli incontri, il consolidamento dei rapporti di collaborazione tra l’Emilia-Romagna e il Granducato in campo economico, tecnologico e digitale, con particolare attenzione ai flussi turistici e, appunto, all’attrazione degli investimenti.

Tavola rotonda sulle nuove tecnologie 

Le esperienze sull’innovazione in Emilia-Romagna e gli sviluppi concreti con gli omologhi sistemi lussemburghesi sono stati al centro della tavola rotonda sulle nuove tecnologie, alla quale ha partecipato anche Francesco Ubertini, presidente dell’International foundation big data and artificial intelligence for human development (IFAB), voluta dalla Regione Emilia-Romagna, e di Cineca. Per la delegazione regionale si è trattato di un’occasione di confronto anche con i rappresentanti del ministero dell’Economia del Lussemburgo.

Per la Regione la capacità di supercalcolo è alla base di numerose applicazioni pratiche a favore di imprese, cittadini e territori: dall’osservazione dei cambiamenti climatici ai modelli di previsione meteo anche su aree e zone molto circoscritte, dalla lotta all’inquinamento ai tempi delle città e alla mobilità sostenibile, dalla gestione dei processi produttivi alla telemedicina e al monitoraggio costante delle condizioni dei pazienti a domicilio, in particolare i più fragili.

Le potenzialità del Tecnopolo

L’Emilia-Romagna, in particolare il Tecnopolo di Bologna, avrà il 70% della capacità di supercalcolo nazionale e il 20% di quella europea, grazie al data center del Centro meteo europeo e al supercomputer Leonardo. Infrastrutture che permettono alla Regione di scommettere su giovani talenti e avere una visione di lungo periodo, allargando la rete di relazioni internazionali: a metà giugno una delegazione della Regione andrà negli Stati Uniti e a luglio un’altra farà tappa in Catalogna, a Barcellona, solo per citare le prossime missioni istituzionali. All’estero l’Emilia-Romagna è sempre più percepita sia come soggetto forte su ricerca, innovazione e digitale sia come regione dove investire, e grazie alle eccellenze del Made in Emilia-Romagna in tanti comparti si sostengono le imprese sull’internazionalizzazione.

Dagli incontri in Lussemburgo sono emerse concrete proposte operative: la costituzione di un osservatorio internazionale sull’aerospazio concentrato su materiali, tecnologie per satelliti e lo sviluppo delle imprese manifatturiere legate al settore, in particolare della filiera emiliano-romagnola; un accordo tra l’associazione italiana big data e la lussemburghese luxprovide; la partecipazione di startup lussemburghesi a Match-ER, programma regionale che mette assieme aziende innovative e startup provenienti da tutto il mondo; eventi di promozione turistica, culturale ed enogastronomica nei due territori.

Scarica il documento (pdf90.99 KB)su collaborazione Regione Emilia-Romagna-Granducato del Lussemburgo

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ultima modifica 2022-06-03T13:15:51+02:00
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