In Emilia-Romagna le aziende riprendono ad assumere
Le imprese riprendono ad assumere dopo la caduta del 2020 anche se non si è ancora tornati ai livelli del 2019 si registrano piccoli segnali positivi. Si leggono nel report Il mercato del lavoro in Emilia-Romagna nel 2021 con l'analisi dei dati e la redazione dei testi a cura dell’Agenzia regionale per il lavoro e di Art-ER.
Nella media 2021 le forze di lavoro in Emilia- Romagna sono stimate attorno a 2.092,1 mila unità, in leggerissima crescita rispetto al 2020 con +3,3 mila attivi in più, corrispondenti ad una crescita dello 0,2%. Nel medesimo periodo si contano 1.978,4 mila occupati, in crescita del +0,6% sul 2020 che corrispondono a 12,2 mila occupati in più.
In Emilia-Romagna il tasso di attività, nella fascia 15-64 anni, è stimato nel 2021 attorno al 72,5%, circa 2,1 punti percentuali in meno del dato 2019. Ma la partecipazione al mercato del lavoro resta la più alta tra le regioni italiane, seconda regione è il Trentino Alto Adige con un tasso pari al 72,1%.
Riprende a crescere il tasso di occupazione regionale che si colloca al 68,5% rispetto ad un valore medio nazionale del 58,2%, il dato più elevato dopo quello del Trentino-Alto Adige (69,0%), davanti a Nord Est (67,2%), Lombardia (66,5%) e Veneto (65,7%).
Nel 2021 l’incremento occupazionale si è concentrato interamente tra i dipendenti (+21,1 mila lavoratori, +1,4%), mentre il numero degli indipendenti ha continuato a diminuire (-8,9 mila lavoratori, -2,1%).
Traino da settore costruzioni e industria
Nel 2021 il parziale recupero occupazionale è stato trainato dal solo settore industriale: l’industria in senso stretto cresce di 10,9 mila occupati (+2,1%), le costruzioni (sostenute dalla messa a terra del cosiddetto Superbonus 110%) crescono di 12,4 mila occupati (+11,8%). Resta sostanzialmente stazionaria l’occupazione terziaria.
Nota di sintesi – Il mercato del lavoro in Emilia-Romagna nel 2021