Flies4value: economia circolare con gli scarti agroindustriali

Un progetto, co-finanziato con fondi europei, che grazie agli insetti converte i residui di lavorazione in mangimi e fertilizzanti

Dare valore agli scarti e ridurre le spese di smaltimento per le imprese. E' possibile con l'economia circolare che sempre più sta conquistando spazio in Emilia-Romagna. Uno dei progetti, cofinanziato con fondi del Por Fesr Emilia-Romagna e dal Fondo per lo sviluppo e la coesione, è Flies4value, promosso dall’Università di Modena e Reggio Emilia e sostenuto da Confconsumatori in qualità di media partner, intende valorizzare la mosca soldato come insetto utile per valorizzare scarti di industrie agroalimentari regionali, riconvertendoli in mangimi per galline ovaiole, fertilizzanti agronomici e, tramite processi di bioraffineria, proteine, lipidi, chitine ed enzimi di grande interesse per l’industria alimentare/mangimistica.

All'interno del progetto si è avviato  l'impianto in cui sono allevate le mosche soldato con cui si è portata avanti l'attività di sperimentazione utilizzando scarti come bucce e semi di frutta, crusca di grano e la scotta (il siero residuo della lavorazione del latte per il formaggio). La sostenibilità degli allevamenti di insetti rispetto agli animali tradizionali è superiore in termini di: efficienza della bioconversione; riduzione delle emissioni, del consumo di acqua, energia e suolo nonché di antibiotici. E, sempre secondo i ricercatori del progetto: "La farina di larve rappresenta un foraggio più sostenibile della soia, che necessita di elevate estensioni di terreno ed input, mentre le larve di mosche soldato sono allevate su substrati  considerati scarti". 

Uno degli obiettivi del processo è la "riduzione della superficie agricola destinata alla produzione di mangimi, e alla possibilità di destinare gli stessi suoli alla produzione di alimenti per uso umano, contribuendo altresì all’obiettivo globale di food security". I responsabili del progetto sottolineano anche un altro beneficio ecologico: "L’uso del residuo post-allevamento come ammendante rappresenta un valido sostituto dei fertilizzanti di sintesi, migliorando la struttura del suolo con un prodotto sicuro
per le colture agrarie, riducendo quindi fenomeni di erosione/compattamento/ristagno idrico".

Nel suo intervento al convegno finale l'’assessore allo Sviluppo economico e green Economy, Vincenzo Colla  ha sottolineato; "Bene l'unione tra pubblico e privato, il sistema dell'Emilia-Romagna è organico. Siamo disponibili a consolidare questo progetto". 

Il video del convegno finale

I progetti finanziati con i fondi europei

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ultima modifica 2022-02-24T15:02:07+02:00
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