E-Hub, l’incubatore per startup tecnologiche raddoppia gli spazi

La struttura voluta dalla Techboard di Modena passa da quattrocento a mille metri quadri, con nuove aree per giovani imprenditori

Uno spazio più che raddoppiato per dare la possibilità ad altre giovani aziende di crescere e trovare collaborazioni di mercato. È quello inaugurato all'interno di E-Hub, l'incubatore di impresa dell'azienda Techboard di Modena. È stato voluto dell'imprenditore Fabio Malagoli, per creare "una rete virtuosa di professionisti e interessanti sinergie nel campo dell'elettronica".

Rispetto a dicembre 2019, quando fu aperta la prima parte dell'incubatore su una superficie di 400 metri quadri, ora si è arrivati a 1.000. La prima sede dell’incubatore privato per startup tecnologiche e innovative è stata realizzata con il patrocinio del Comune di Modena e il supporto della Regione Emilia-Romagna e Confindustria Emilia.

Nella nuova ala ci sono due sale riunioni, una sala grande per corsi ed eventi con 50 posti a sedere, sei uffici da quattro persone ciascuno e una zona di coworking con 12 postazioni.

Il settore di riferimento delle aziende già ospitate nell’incubatore è quello dell'automotive, con un occhio di riguardo alla rivoluzione elettrica: è il caso di HiPeRT srl, seguita dal prof Marko Bertogna di Unimore, che opera sulla tecnologia di trasmissione dati "real time" per la gestione della guida autonoma e dove lavorano trenta persone, collaborando con Maserati, Dallara e altre grandi case. Open Energy, invece, si sta occupando di soluzioni innovative per migliorare la sostituzione di batterie per le macchine elettriche a favore del prolungamento del ciclo vita. Refuel, sostenuta da Aimag, ha sviluppato poi una centralina "after market" per permettere l'utilizzo di biodiesel su mezzi da lavoro alimentati a gasolio.

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ultima modifica 2021-09-10T16:16:22+02:00
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