Crisi Fiac Compressori, “congelato” lo spostamento dello stabilimento del bolognese a Torino

Parte il confronto tra proprietà e sindacati per verificare e condividere un progetto di rilancio

Il 12 giugno 2020 a Bologna, al Tavolo istituzionale di salvaguardia, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini e l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, hanno seguito la vertenza relativa alla Fiac compressori di Pontecchio Marconi (Bologna). Al tavolo di confronto, a cui hanno partecipato, oltre la Regione, Fausto Tinti per la Città metropolitana di Bologna, Roberto Parmeggiani, sindaco di Sasso Marconi, rappresentanti delle organizzazioni sindacali e di Confindustria, sedeva anche il rappresentante della proprietà della multinazionale svedese Atlas Copco Italia, José Manuel Funcia.

All fine dell'incontro è stato firmato dalle parti, proprietà, rappresentanti dei lavoratori e sindacati, istituzioni, un verbale che apre a un confronto su tre assi, per verificare e condividere la possibilità di un progetto di sviluppo e di rilancio del complesso produttivo bolognese. Su proposta della Regione condivisa dalle Istituzioni presenti, resta "congelata” dunque l’istanza di chiusura dello stabilimento, con il trasferimento di oltre 100 dipendenti a Torino. Proprietà, azienda, lavoratori, sindacati e istituzioni hanno dato assenso all’avvio di tre tavoli su sostenibilità economica, innovazione e sviluppo dei prodotti, tematiche occupazionali e sostenibilità sociale. L’intesa è stata poi anche approvata all’unanimità dai dall’assemblea dei lavoratori.
Intorno alla metà di luglio si prevede un confronto finale, in Regione, su quanto emerso nel corso delle discussioni tecniche.

I commenti

“Per noi lavoro e dignità del lavoro vengono sempre al primo posto – hanno dichiarato Bonaccini e Colla -. Per questo siamo disponibili a un accompagnamento sul rinnovamento del processo industriale, a interventi per sostenere un investimento sull’innovazione ed essere garanti di una discussione su prospettive pensionistiche e di rinnovamento generazionale. E il verbale sottoscritto oggi ci permette di metterci al lavoro, già nelle prossime settimane, proprio per garantire prospettive dell’azienda”.

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