Credito, la Regione: nuove regole di fronte all’emergenza Covid-19

Richiesto intervento normativo che allunghi i tempi per la restituzione del debito

Le nuove regole europee in materia di classificazione dei debitori in default preoccupano Vincenzo Colla, assessore allo Sviluppo economico e al Lavoro della Regione Emilia-Romagna, dopo che Antonio Patuelli, presidente dell'Associazione bancaria italiana - Abi, ha lanciato l’allarme in vista dell’entrata in vigore dei nuovi parametri secondo i quali dal prossimo 1 gennaio 2021 diventeranno inadempienti verso le banche imprese e privati che presenteranno arretrati di pagamento per oltre 90 giorni rispettivamente a partire da 500 e da 100 euro.

Il motivo del cambiamento è legato in particolare al Regolamento delegato n. 171 del 19 ottobre 2017, che ha fissato nuovi parametri della soglia di rilevanza per il sistema bancario, rendendoli ancora più stringenti rispetto a quelli adottati in questi anni dalle banche italiane. Pur mantenendo invariata la situazione debitoria dunque, con queste nuove regole più rigide, le imprese potrebbero improvvisamente ritrovarsi in una condizione di default.

Nel terzo trimestre del 2020, segnato dalla ripresa di tutte le attività, la base imprenditoriale aveva tenuto, secondo i dati del Registro imprese delle Camere di commercio, forniti da Unioncamere Emilia-Romagna. Gli effetti della pandemia erano evidenti solo se si esaminavano separatamente i flussi dell’anagrafe delle imprese, non ancora nei saldi. Rispetto allo stesso trimestre del 2019, le iscrizioni (4.575) erano leggermente diminuite, mentre le cessazioni erano state solo 3.770, con un calo dello 0,7%.

“Questa lunga crisi pandemica impone di prevenire possibili motivi di ulteriori tensioni e difficoltà per famiglie e imprese - ha dichiarato l'assessore Colla -. È fondamentale intervenire subito affinché le conseguenze di una situazione gravissima e assolutamente inedita come quella che stiamo vivendo non si scarichino sulle comunità già fortemente provate, attraverso uno stillicidio di piccole imprese, autonomi e privati. Ricordo che delle oltre 450mila imprese registrate (390mila attive al 30 settembre) di questa regione più del 50% opera con il sistema di liquidità a breve con il sistema bancario. Con il nuovo regolamento e alla luce del lockdown, queste imprese nel nuovo scenario economico a breve diventerebbero soggetti a rischio. Dobbiamo evitare in tutti i modi sulla nostra economia un effetto domino, che a questo punto rischierebbe di rendere molto ardua una ripresa, con inevitabili drammatiche ricadute anche sul piano sociale. Per questo - ha concluso l’assessore - chiediamo un intervento normativo che allunghi i tempi per la restituzione del debito e aumenti l’importo dell’esposizione nei confronti delle banche”.

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ultima modifica 2020-11-18T12:26:40+01:00
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