Ricerca e innovazione, al via il tour On the move
In programma il 7 maggio 2019 a Bruxelles la partenza di On the move, tour promozionale del sistema di ricerca del territorio regionale. L’obiettivo dell’iniziativa è coinvolgere i talenti che lavorano all’estero, per avviare scambi e collaborazioni con la rete di centri e imprese dell’Emilia-Romagna.
Una delegazione della Regione Emilia-Romagna presso l’Unione europea, guidata dall’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi, terrà un workshop a Bruxelles (Rue Montoyer 21, 1000), a partire dalle ore 18, in cui saranno illustrate anche esperienze di eccellenza e favorite attività di networking. Le tappe successive sono a San Francisco il 15 maggio, a Londra il 29 maggio, a Berlino il 29 giugno e a Barcellona a settembre 2019.
L’iniziativa si inserisce nel Patto Giovani più della Regione e sarà gestita da Art- ER (Attrattività, ricerca e territorio), la nuova società consortile dell'Emilia-Romagna, con lo scopo di favorire la crescita sostenibile della regione attraverso lo sviluppo dell'innovazione e della conoscenza, l'attrattività e l'internazionalizzazione del sistema territoriale.
Il tour è stato organizzato per favorire le relazioni dei giovani con alte competenze, che vivono all’estero, con il sistema regionale della ricerca e dell’innovazione. Saranno fornite informazioni sulle opportunità - in gran parte legate ai Fondi europei Por Fse e Por Fesr - che l’ecosistema regionale può offrire al fine di incrementare le collaborazioni fra i luoghi di eccellenza, dove ogni giorno i talenti all’estero lavorano e i soggetti delle reti regionali: università, strutture di ricerca o imprese. Tra gli esempi figurano progetti europei, di scambio, formativi o di business, in cui reciprocamente si valorizzano le eccellenze di innovazione e ricerca.
L’Emilia-Romagna, secondo il Rapporto Migrantes, si posiziona al sesto posto tra le regioni con un flusso migratorio sostanzioso di cittadini italiani verso l’estero (dati 2018). La fascia giovanile (30-44 anni) rappresenta circa il 25% del totale della popolazione emiliano-romagnola emigrata. Un capitale umano, spesso altamente formato e qualificato, con il quale la Regione Emilia-Romagna intende mantenere un rapporto.