Vertenza Cmc, tutelare continuità aziendale e occupazione

Le richieste della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Ravenna al primo vertice nazionale sulla crisi della Cooperativa Muratori e Cementisti

“Salvaguardare la continuità industriale, l’occupazione e la tenuta sociale di un intero territorio. Questi i punti fermi e, dopo l’incontro, riteniamo che i ministeri competenti coinvolti - da quelli dello Sviluppo economico, Lavoro, Economia e Finanze fino a quello delle Infrastrutture – abbiano tutti gli elementi e le condizioni necessarie a proporre soluzioni idonee già a partire dal prossimo appuntamento per il quale c’è l’impegno a convocarlo entro la prima settimana di agosto”.

Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, e il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, al termine del tavolo di crisi sulla situazione della Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna, chiesto dalla Regione e svoltosi, in videoconferenza, al ministero dello Sviluppo economico.

“L’incontro – spiegano- è stato molto importante per far emergere tutte le informalità rispetto agli incontri avvenuti in questi mesi fra i ministeri e altre società e imprese partecipate. Ma soprattutto abbiamo trovato la condivisione di tutti sui criteri proposti dalla Regione: qualsiasi soluzione, diretta o indiretta, deve prevedere il vincolo della continuità industriale e della soluzione sociale sorretta da una adeguata soluzione finanziaria”.

La Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna (Cmc), costituita nel 1901, è la terza società di infrastrutture del Paese, con oltre 2.500 dipendenti diretti e circa 15mila nell’indotto fatto di migliaia di piccole e medie imprese, con cantieri aperti in tutta Italia e nel mondo.

“Riteniamo si debbano coinvolgere soggetti industriali già precedentemente interessati o nuovi. Il Paese non può permettersi di perdere un patrimonio di competenze ingegneristiche tecniche lavorative di tale portata con il rischio di chiudere decine di cantieri in tutta Italia. Sarebbe inaccettabile- aggiungono Colla e de Pascale- per la Regione e per il Comune di Ravenna, mentre ci siamo messi a disposizione in un momento così difficile per un’importante soluzione di messa in sicurezza energetica per il Paese, trovarsi proprio in quella città con un impatto sociale ed economico così grave e ingestibile. Senza dimenticare che siamo di fronte al più grande investimento pubblico con il Pnrr e centinaia di cantieri che rischiano di non trovare il personale e le competenze per portarli avanti”.

Oltre all’assessore Colla e il sindaco De Pascale, alla riunione hanno Luca Annibaletti (Mise), Filippo Giansante (ministero dell’Economia e Finanze), Ernesto Somma (Invitalia), il presidente Legacoop Emilia-Romagna, Giovanni Monti, il presidente e l’amministratore delegato di Cmc, Alfredo Fioretti e Romano Paoletti, Pier Luigi Ungania dell’advisory board, nonché le organizzazioni sindacali confederali e di categoria nazionali e territoriali.

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ultima modifica 2022-07-21T11:03:35+01:00
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