Regione Emilia-Romagna accanto a Barilla per la transizione verde
Il ‘Contratto di sviluppo per la tutela ambientale – Barilla’ è stato presentato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, previo parere positivo espresso dalla Regione Emilia-Romagna, perché coerente con la propria programmazione. Via libera, dunque, a Invitalia delegata alla procedura dal Mimit per accedere al contributo pubblico per poterlo realizzare.
Il contratto prevede investimenti per 34,33 milioni di euro, di cui 9,99 milioni (pari al 29% del totale) localizzati in Emilia-Romagna, dove il Gruppo è nato e dove si trovano le principali sedi industriali, direzionali e logistiche, che impiegano oltre 1.900 addetti.
In particolare, gli interventi saranno realizzati a Pedrignano (Pr), sede centrale e principale Pastificio e Mulino del Gruppo Barilla, nel polo sughi e conserve vegetali di Rubbiano di Solignano, sempre nel parmense, e al Mulino Barilla di Ferrara, specializzato nella macinazione di grano duro per semola.
Nel triennio 2025–2027 prenderà forma il piano di sviluppo industriale e impiantistico, che entrerà a pieno regime nel 2028. Le azioni previste si concentrano su due assi: la riduzione dei consumi energetici e l’adozione di energie rinnovabili attraverso nuovi impianti fotovoltaici.
Il contratto è stato firmato dal vicepresidente con delega allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, poiché il piano e le attività di sviluppo presentati risultano pienamente coerenti con la programmazione regionale. In particolare, sono in linea con la legge regionale per la promozione degli investimenti, con il Patto per il Lavoro e per il Clima, con la Strategia di specializzazione intelligente (S3) e con i Programmi regionali dedicati alla ricerca industriale, all’innovazione, al trasferimento tecnologico e alle attività produttive.
"Siamo di fronte a investimenti di un grande Gruppo che rappresenta il Made in Italy nel mondo", sottolinea Colla. Si tratta infatti di interventi, "rilevanti sia per le risorse messe in campo per qualificare i processi produttivi che per gli obiettivi di sostenibilità ambientale in essi racchiusi. Azioni che si inseriscono pienamente nella strategia regionale per lo sviluppo sostenibile, confermando l’impegno dell’azienda nei confronti di standard elevati in termini di responsabilità sociale e sostenibilità ambientale. Gli interventi consentiranno la riduzione strutturale dei costi energetici negli stabilimenti, il rafforzamento della filiera agroalimentare regionale, di cui Barilla è uno dei poli agroalimentari più avanzati d’Europa, e un effetto moltiplicatore su fornitori locali di componentistica, impiantistica e servizi di manutenzione energetica. Senza dimenticare che l’efficientamento di processo e di prodotto va sempre a consolidare anche la qualità e la stabilità del lavoro".