Stati generali della Green economy in Emilia-Romagna - 2017
Gli Stati generali della Green economy si sono tenuti il 2 maggio 2017 all'Opificio Golinelli a Bologna, alla presenza del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e degli assessori Palma Costi (Attività produttive, piano energetico, economia verde), Paola Gazzolo (Ambiente), Simona Caselli (Agricoltura) e Raffaele Donini (Trasporti, reti, infrastrutture). I relatori hanno illustrato le azioni per un modello di crescita sostenibile, spina dorsale del programma di governo della Giunta, che punta a un nuovo sistema produttivo in cui la sostenibilità ambientale è connaturata alla sostenibilità sociale (con al centro il Patto per il Lavoro), all’attrattività degli insediamenti produttivi per una sempre maggiore competitività delle aziende, senza tralasciare la messa in sicurezza del territorio e la valorizzazione delle risorse naturali.
Alcuni dei dati emersi: in Emilia-Romagna il 27,7% delle imprese (in totale oltre 33mila) ha investito in green economy tra il 2010 e il 2015 o sta progettando di farlo. Le ripercussioni sull’occupazione sono significative: sul totale dello scorso anno, le assunzioni nel settore sono state l’11,3%.
Ricerca, innovazione ed efficienza energetica, economia circolare e qualificazione ambientale, eco-innovazione in agricoltura e produzioni bio, mobilità sostenibile sono i pilastri dell’azione regionale a sostegno della green economy.
La crescita in regione è testimoniata da alcuni dati. In Emilia-Romagna il 27,7% delle imprese (in totale oltre 33mila) ha investito in green economy tra il 2010 e il 2015 o sta progettando di farlo. Le ripercussioni sull’occupazione sono significative: sul totale dello scorso anno, le assunzioni nel settore sono state l’11,3%. Rispetto ai brevetti, con il 10,79% l’Emilia-Romagna ha un percentuale maggiore di brevetti verdi rispetto all’Italia (6,01%).
Un forte impulso arriverà dall’approvazione del Piano energetico regionale (Per) che ha l’obiettivo della riduzione delle emissioni del 20% al 2020 e del 40% al 2030 rispetto ai livelli del 1990; l’incremento al 20% nel 2020 e al 27% nel 2030 della quota di copertura dei consumi attraverso l’impiego delle fonti rinnovabili; l’aumento dell’efficienza energetica al 20% nel 2020 e al 27% nel 2030.
Su questo punto, le parti sociali intervenute (Confindustria Emilia-Romagna, Tavolo permanente per l’economa, Cnr Bologna e organizzazioni sindacali) hanno sottolineato in modo unanime l’importanza del percorso partecipativo che la Regione ha messo in atto sul Per come modello di confronto sulla green economy.
- Casi di studio - seconda edizione degli Stati generali della green economy
- Intervista al presidente Stefano Bonaccini
- Intervista all'assessore Palma Costi
- Intervista all'assessore Simona Caselli
- Intervista all'assessore Paola Gazzolo
- Intervista all'assessore Raffaele Donini
- Intervista a Roberto Righetti, direttore di Ervet
- Intervista a Daniele Manca, presidente Anci e sindaco di Imola