Faq su apposizione CUP
Relativamente all’obbligo di apposizione del CUP su tutte le fatture e su tutti i giustificativi di spesa, di cui all’articolo 8.c del bando, come devono essere applicate le previsioni dell’art. 5 commi 6 e 7 dal Decreto-Legge 24 febbraio 2023?
Come previsto dalla norma citata, a partire dal 1° giugno 2023 tutte le fatture relative all'acquisizione dei beni e servizi oggetto di incentivi pubblici alle attività produttive, erogati a qualunque titolo e in qualunque forma da una Pubblica Amministrazione, devono contenere il Codice Unico di Progetto (CUP). La legge 30 dicembre 2023, art. 1 comma 479 ha apportato modifiche a tali disposizioni, meglio definendo il perimetro di applicazione della norma.
In particolare, in coerenza con le indicazioni operative predisposte dalla Regione Emilia-Romagna (Deliberazione di Giunta 30 ottobre 2023 n. 1868) sulla base della legislazione allora vigente, ad avvenuta chiusura del termine di presentazione delle domande (alle ore 13.00 del giorno 20/12/2023), ad ogni domanda acquisita e protocollata entro i termini la Regione ha provveduto in data 22 dicembre 2023 a richiedere ed assegnare un codice CUP, comunicandolo ai richiedenti tramite Posta Elettronica Certificata.
Resta fermo che i codici CUP assegnati alle domande che risultassero, a conclusione della fase di valutazione, non ammesse saranno successivamente revocati dalla Regione. In caso di fatturazione elettronica tramite il Sistema di Interscambio, tutte le fatture elettroniche emesse successivamente alla suddetta comunicazione dovranno riportare il CUP comunicato, inserito nel documento direttamente dal fornitore all’atto dell’emissione.
L'obbligo non si applica invece alle fatture emesse da soggetti che non siano stabiliti nel territorio dello Stato. In ogni caso, al fine di garantire, come previsto dalla norma, la dimostrazione della correlazione tra la spesa sostenuta e il progetto finanziato con risorse pubbliche, in questo caso il CUP deve essere riportato direttamente dall'impresa acquirente, beneficiaria del contributo, sull'originale di ogni fattura, con scrittura indelebile.
Infine, per le fatture elettroniche eventualmente emesse nel periodo di ammissibilità ma prima della comunicazione del CUP sopra indicata, nonché per le fatture per le quali il fornitore abbia erroneamente omesso di indicare il CUP all’atto dell’emissione, immediatamente dopo la scoperta dell’irregolarità, il richiedente potrà provvedere direttamente utilizzando il Sistema di interscambio dell’Agenzia delle Entrate, allegando alla fattura una dichiarazione di correlazione al CUP secondo quanto disposto dalle Circolari 13/E/2018 e 14/E/2019 dell’Agenzia stessa, seppur in tema di inversione contabile.
Nello specifico, a fronte dell'immodificabilità della fattura elettronica ricevuta, il cessionario/committente deve predisporre un altro documento, da allegare al file.
Della fattura in questione, contenente sia i dati necessari per l'integrazione sia gli estremi della fattura stessa, ed inviare l’integrazione elettronica allo SdI. Per predisporre tale integrazione, dovrà essere utilizzato il “Tipo-Documento” “TD20” e dovranno essere inseriti nella sezione “Dati del cedente/prestatore”, i dati relativi al fornitore che avrebbe dovuto emettere la fattura contenente il CUP, nella sezione “Dati del cessionario/committente” i dati relativi al soggetto che emette e trasmette via SdI il documento in questione e nella sezione “Soggetto Emittente” il codice “CC” (cessionario/committente). Si allega in merito la Guida dell’Agenzia delle Entrate (cfr. pag. 16).
Il CUP deve essere apposto anche sulle quietanze di pagamento relative ai giustificativi di spesa, laddove gli strumenti di pagamento utilizzati consentano l’indicazione di una causale del pagamento.
Si ricorda che, a fronte delle nuove previsioni normative disposte dal richiamato art. 5 commi 6 e 7 dal Decreto-Legge 24 febbraio 2023, in fase di rendicontazione, per le fatture non riportanti il CUP emesse successivamente alla sua comunicazione via PEC, non sarà più possibile, a differenza delle precedenti edizioni del bando, presentare una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che attesti la correlazione della fattura con il CUP relativo al progetto.