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Cresce l'export parmense: nel 2020 mette a segno un +0,9 per cento nonostante la pandemia

Cresce l'export parmense: nel 2020 mette a segno un +0,9 per cento nonostante la pandemia

Nel quarto trimestre del 2020 l'export parmense di merci ha registrato un incremento del 3,1 per cento rispetto allo stesso trimestre del 2019, mentre a livello nazionale il segno è negativo e pari al -1,8 per cento.

Nel quarto trimestre del 2020 l’export parmense di merci ha registrato un incremento del 3,1% rispetto allo stesso trimestre del 2019, mentre a livello nazionale anche l’ultimo trimestre è stato caratterizzato da un segno negativo (-1,8%).
Complessivamente nell’anno 2020 le esportazioni della provincia di Parma hanno mantenuto il valore di 7,2 miliardi di euro, con un apprezzabile incremento, date le circostanze, dello 0,9% rispetto al 2019. Mediamente è stato perso in un anno l’8,2% delle esportazioni a livello regionale e il 9,7% a livello nazionale, il calo peggiore registrato dal 2009.
Come già osservato nei primi tre trimestri del 2020, il risultato provinciale è stato reso possibile dalla performance della chimica farmaceutica e dell’alimentare, settori anticiclici che non hanno mai interrotto la produzione e che hanno incrementato le vendite estere rispettivamente del 25% e del 10%.
La chimica farmaceutica raggiunge così nel 2020 la prima posizione per fatturato esportato (1.939 milioni di Euro), seguita da alimentare (1.857 milioni), impiantistica alimentare (1.215 milioni) e meccanica (1.168 milioni).
Il risultato raggiunto dalle esportazioni del settore della chimica farmaceutica, è strettamente legato all’industria farmaceutica, che vale il 75% del totale esportato del settore: le aziende farmaceutiche parmensi sono attive nell’ambito respiratorio e immunologico e sono riuscite a rispondere al vertiginoso incremento della domanda di tali prodotti, da parte di tutte le aree geografiche e in particolare da parte degli Stati Uniti.
Come si diceva il settore alimentare ha raggiunto nel 2020 quota 1.857 milioni di Euro (+ 9,8%) con andamenti eterogenei fra i comparti: si registra una buona dinamica per i prodotti da dispensa come pane, pasta, dolci, zucchero e prodotti da forno (20%), conserve vegetali (18,5%) e conserve ittiche (25%). In lieve crescita le conserve animali (1,4%). Le chiusure e le limitazioni a livello globale al settore della ristorazione e del turismo si ripercuotono su casearia, latte e derivati, gelati (-7,5%) e in particolare, con un crollo di quasi un terzo del valore, sull’industria molitoria (-29%).
Complessivamente il settore della metalmeccanica ha subito un calo del 14% rispetto al 2019 con perdite simili tra comparti: impiantistica alimentare (-13,5%), meccanica generale (-14%) una percentuale che risulta per certi versi proporzionale alla durata del lockdown della scorsa primavera.
Chiudono il 2020 con diminuzioni a doppia cifra i settori del vetro e lavorazione minerali non metalliferi (-11%) e dell’abbigliamento e accessori (-24%). Per quanto riguarda gli altri settori diminuiscono del 3,5% le esportazioni della gomma plastica e della carta-grafica e si segnala infine un lieve incremento del legno (1%).
Osservando la dinamica per aree geografiche, le elaborazioni riferiscono di un calo delle vendite generalizzato verso l’Unione Europea (-3%) e verso i paesi Europei non UE (-2%) che insieme assorbono il 67% delle esportazioni.  Crollati del 30% i flussi commerciali verso il continente Africano e diminuiscono del 10% quelli verso il continente Asiatico.
Le vendite verso l’America Settentrionale (53%) e in particolare verso gli Stati Uniti hanno consentito di mantenere le esportazioni parmense di segno positivo, altri continenti che hanno registrato andamenti positivi sono il Medio Oriente (2%) l’America Centro Meridionale (5%) e l’Oceania che vale solo l’1% del totale delle esportazioni ed è per questa ragione ha andamenti spesso altalenanti (+30%  nel 2020 grazie  al settore alimentare).



Per maggiori informazioni:
UPI - Valentina Ruberto; e-mail: valentina.ruberto@upi.pr.it Tel. 0521.2266 (centralino);