Turismo, formula Condhotel per le vacanze in regione

Approvato progetto di legge che avvia le nuove strutture per riqualificare e diversificare l’offerta

I Condhotel si fanno strada in Emilia-Romagna. La formula ricettiva mista, che prevede nelle stesse strutture alberghiere la compresenza di camere classiche alloggi privati, ha avuto il via libera dalla Giunta regionale che ha approvato un progetto di legge che detta regole e requisiti per avviare e gestire la nuova tipologia di struttura. Un intervento strategico nato con l’obiettivo di riqualificare e migliorare la qualità delle strutture ricettive, favorire gli accorpamenti, fidelizzare la clientela internazionale e diversificare l’offerta turistica. Il tutto per far crescere ancora di più un settore che con quasi 60 milioni di presenze registrate in Emilia-Romagna nel 2018, ha segnato per il secondo anno consecutivo numeri da record.

Gli albergatori potranno destinare fino a un 40% della superficie delle camere alla realizzazione di alloggi da vendere a privati, a condizione che le risorse ricavate dalla vendita siano destinate alla riqualificazione degli edifici e al miglioramento dei servizi e dello standard di qualità. 
E la possibilità di ‘trasformarsi’ in Condhotel, unico caso in Italia, è stata estesa anche alle colonie marittime e montane: una misura antidegrado che tiene conto della specificità della regione, dove questi edifici sono molto diffusi, e che permetterà il pieno recupero di importanti spazi abitativi, risparmiando allo stesso tempo suolo pubblico in linea con la recente legge urbanistica regionale.

Il progetto di legge è stato presentato il 21 febbraio 2019 in Regione dall’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, insieme a Filippo Donati, presidente regionale Asshotel e Amedeo Faenza, vice presidente regionale Federalberghi.

Il commento

Tra le specificità e le novità introdotte, la possibilità di diventare Condhotel viene estesa anche alle colonie marittime e montane - ha precisato l'assessore Corsini -, una scelta strategica che guarda alle caratteristiche del nostro territorio e che intende così valorizzare spazi fino ad ora abbandonati, in un’ottica di riuso a consumo zero di suolo come vuole anche la legge urbanistica regionale. I Comuni - ha proseguito l’assessore - potranno pianificare dove e come attuare questa nuova tipologia di struttura sulla base delle specificità del proprio territorio e per molti imprenditori alberghieri i Condhotel potranno essere un ottimo volano per ammodernare le loro strutture e fare un salto di qualità diversificando e ampliando così l’offerta ricettiva. Un altro passo che ci avvicina ancora di più all’Europa, dove questa formula è diffusa già da tempo - penso a realtà come quelle realizzate in Costa Azzurra - e un’occasione per rendere ancora più competitivo questo settore e farlo crescere ancora”.

Scheda sul progetto di legge relativo ai Condhotel

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ultima modifica 2022-09-09T10:08:28+02:00
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