Dall'economia circolare alla bioedilizia, al turismo sostenibile. Tutti i vincitori del Premio Innovatori Responsabili 2019

La cerimonia al Museo Classis nel Ravennate con la presentazione dei 32 progetti selezionati

“Questa edizione del premio mette in luce una grande vitalità delle imprese, in ogni settore e dimensione", ha dichiarato l’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi, in occasione della cerimonia conclusiva del Premio Innovatori Responsabili 2019, in scena il 30 ottobre 2019 nella suggestiva cornice del Museo Classisfrutto di un importante intervento di recupero - attraverso fondi del Por Fesr - di un ex zuccherificio nel Parco Archeologico di Classe a Ravenna.

I progetti premiati sono 32, scelti tra le 139 candidature pervenute da tutta la regione per le categorie previste dal concorso promosso dalla Regione e rivolto a imprese, enti locali e associazioni, e che da quest’anno ha incluso anche liberi professionisti, scuole superiori e università. Tanti soggetti pubblici e privati uniti dall’impegno per un futuro sostenibile, alla ricerca di soluzioni per rispondere alla sfida dei 17 obiettivi globali indicati dall’Onu con l’Agenda 2030. I temi protagonisti della quinta edizione del Premio regionale riguardano economia circolare, agricoltura sostenibile, educazione e lotta allo spreco alimentare, turismo inclusivo, bioedilizia e rigenerazione urbana.

La diffusa partecipazione e la varietà delle iniziative presentate dalle imprese, anche di piccolissime dimensioni, conferma la vitalità di un sistema produttivo che si dimostra sempre più impegnato in processi di innovazione orientati all’economia circolare, attraverso la riduzione dei consumi di materie prime, il recupero degli scarti e progetti di ecodesign. Cresce dunque la sensibilità e l’investimento delle imprese per ridurre gli impatti ambientali, ma anche per migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori attraverso strumenti di welfare aziendale e progetti per favorire la conciliazione vita-lavoro.

Come ogni anno al premio Innovatori Responsabili si affianca il Premio Ged – Gender Equality and Diversity, istituto dall’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna e assegnato dalla Commissione per la parità e per i diritti delle persone alle migliori azioni per le Pari opportunità.

I premi per le diverse categorie sono stati consegnati dall'assessore Palma Costi e dal direttore della sede Rai Emilia-Romagna Fabrizio Binacchi.  La parte introduttiva del convegno è stata affidata a Marco Frey, direttore del gruppo di ricerca sulla sostenibilità della Scuola Sant'Anna di Pisa e presidente della Fondazione Global Compact Italia, che ha illustrato il concetto di sostenibilità attraverso una dettagliata panoramica internazionale. Presente anche l'assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Ravenna, Massimo Cameliani.

I commenti

"A partire dal 2015 tutte le imprese che partecipano ai bandi regionali sono chiamate a sottoscrivere la carta dei principi di responsabilità sociale, impegnandosi così a promuoverne i valori - ha detto l'assessore Costi -. Da quest’anno abbiamo iniziato a misurare il profilo di sostenibilità di un primo campione di imprese emiliano-romagnole e i risultati ci dicono quanto siano fortemente impegnate in azioni per il risparmio energetico, per la differenziazione dei rifiuti, nei rapporti con le scuole. Devono però ancora assimilare quella visione strategica capace di integrare la sostenibilità in tutte le dimensioni dell’impresa, negli strumenti di programmazione e controllo e nel dialogo con gli stakeholders. Nei progetti che abbiamo premiato c’è questo stile e la capacità di unire valori e la concretezza del fare che è nella storia di questa regione e sono certa sarà anche nel suo futuro”.

“Per questa importante edizione - ha aggiunto Roberta Mori, presidente della Commissione Pari opportunità dell’Assemblea Legislativa -  la Commissione Parità e Diritti delle Persone attribuisce dieci riconoscimenti, tra premi e menzioni Ged. La qualità oltre che l’aumento dei progetti candidati a Ged dimostra come la comunità regionale abbia assunto l’obiettivo 5 di Agenda 2030 Raggiungere l’eguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze quale responsabilità collettiva, propriamente sociale, cui tutti siamo chiamati a concorrere per superare gap, iniquità e discriminazioni che frenano il progresso”.

Tutti i partecipanti e i vincitori del Premio 2019

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