Coronavirus, gli occhiali salva vita ora nascono a Reggio Emilia

A produrli è l’azienda Nannini in collaborazione con la Raleri: "Ce li hanno chiesti i Vigili del fuoco e si è accesa una scintilla"

Davide Degl’Incerti Tocci e Alberto Gallinari della Nannini

Davide Degl’Incerti Tocci e Alberto Gallinari della Nannini.

Reggio Emilia, 1 aprile 2020 - Dopo le mascherine della Nuova Sapi di San Donnino di Casalgrande, anche per gli occhialini di protezione la nostra provincia, e non solo, si avvia verso l’autosufficienza. Questo grazie all’azienda reggiana Nannini, specializzata nel settore, che ha siglato una partnership con l’impresa bolognese – leader nello stesso business – Raleri che abbinerà delle visiere.

Leggi anche Coronavirus, la lotta di Fabio Baroncini ha commosso il Canada

"Dieci giorni fa i vigili del fuoco hanno bussato alla nostra porta chiedendoci degli occhialini protettivi perché cominciavano a scarseggiare...". Inizia così una delle tante storie di genialità imprenditoriale reggiana ed emiliana ai tempi del Coronavirus. A raccontarla i due soci – il presidente Davide Degl’Incerti Tocci e Alberto Gallinari, direttore commerciale e amministratore – che hanno deciso di provare a realizzare qualcosa di speciale. Occhialini ‘Made in Italy’, in grado di non appannarsi, con materiali di prima qualità, anallergici e comodi da indossare da medici, infermieri, pompieri e tutti coloro che sono in prima linea per fronteggiare la pandemia in corso ed evitare quindi il contagio (i dispositivi hanno una buona tenuta, ma non sono utilizzabili all’infinito e dopo un po’ di tempo vanno sostituiti).

"I primi prototipi non soddisfacevano i requisiti richiesti ed eravamo un po’ sconfortati – continuano – Poi con grande orgoglio è stato raggiunto l’obiettivo". Il progetto è stato presentato ieri in una videoconferenza organizzata da Unindustria Reggio coinvolta per lo sviluppo del prodotto assieme a Confindustria Emilia-Romagna, la Regione e il Tecnopolo Biomedicale di Mirandola che ha testato il prodotto infine certificato da ‘Certottica’. La partnership ha già consentito ieri di effettuare le prime consegne ad alcuni ospedali emiliano-romagnoli grazie a una prima produzione di 900 occhiali protettivi al giorno – che diventeranno 3.500 da metà aprile – e quasi 2.000 visiere. Pezzi venduti ad alcuni euro. «Il margine di guadagno sarà ridotto, vogliamo essere di aiuto alla comunità", ha aggiunto Francesco Rambaldi, amministratore unico di Raleri.

Leggi anche Misure prorogate fino al 13 aprileBuoni spesa: cerca il tuo Comune / PDF  Come chiedere il bonus Lo studio: "Ecco quando si azzereranno i contagi"

"Fare rete in questo momento è fondamentale. Un applauso a queste due realtà imprenditoriali", ha detto Fabio Storichi, presidente di Assoindustria Reggio che ha poi premiato con un riconoscimento Gallinari e Degl’Incerti Tocci. "Dobbiamo darci delle priorità e la sanità in questo momento è in cima. Occorre pensare al bene collettivo in maniera trasversale senza pensare al proprio orticello e seguire l’esempio di chi ha coraggio e spirito imprenditoriale. Le aziende devono essere viste in una visione sociale, questa è la dimostrazione", ha aggiunto il direttore generale degli Industriali, Filippo Di Gregorio che ha svolto il ruolo di ‘regista’ dell’operazione. Infine è intervenuta anche Kyriakoula Petropulacos, direttore generale dell’assessorato alla Sanità della Regione: "Una risposta eccezionale in un momento di estrema urgenza. Occhiali e visiere sono presidi fondamentali. Da anni non compravamo più prodotti del genere Made in Italy, segno che Confindustria nazionale deve fare di più una volta finita l’emergenza per attivare e mantenere produzioni strategiche nel settore". Un’istanza che il presidente Storchi ha promesso di "girare a Confindustria nazionale".